Tanto di cappello all'Olanda

I nostri rivali di sempre infliggono a Cuba una storica sconfitta

Conosco Ken Brauckmiller da dieci anni e mai l'ho ritenuto un grande lanciatore. D'altra parte, il fatto stesso di essere stato designato come partente contro Cuba dimostra che in lui credeva abbastanza poco anche il manager dell'Olanda. Brauckmiller è sempre stato piuttosto uno di quei mestieranti buoni per tutti gli usi. Arrivato in Olanda dal nativo Oregon dopo una breve esperienza nel “sistema” dei San Francisco Giants, nei Paesi Bassi è rimasto. Da quando è olandese di passaporto gioca in nazionale. Da oggi è nella storia del baseball: ha inflitto a Cuba la prima sconfitta in assoluto della storia delle Olimpiadi. La partita era iniziata secondo copione: Linares al primo inning aveva battuto un gran fuoricampo, portando i suoi sull'1-0. Al terzo l'Olanda ha però preso in mano l'incontro. Con le basi cariche Muelens ha punito il rilievo Maels Rodriguez, uno degli uomini nuovi del baseball cubano, con un doppio che è valso tre punti. Contrariamente alla sfida con la Corea, Cuba non è più riuscita a recuperare. All'ultima ripresa, per chiudere, l'Olanda ha fatto ricorso a Faneyte. La sconfitta dei campioni in carica ha consentito agli Stati Uniti di trovarsi soli al comando. Gli americani hanno battuto la Corea 4-0, segnando tutti i punti all'ottava ripresa. Fin lì i lanciatori non avevano concesso nulla ai rispettivi attacchi. Il lanciatore vincente è il “prospetto” degli Astros Oswalt, ma la vittoria americana è stata firmata da due giocatori in particolare. Il prima base Mientkiwicz ha battuto a casa tutti i punti con uno strepitoso fuoricampo. Il terza base Kinkade ha preso in tuffo la battuta che poteva far vincere i coreani, tramutandola in doppio gioco. L'Australia resta in “zona medaglia” battendo per 10-4 il Sud Africa, al termine di una gara che per gli australiani è stata meno facile del previsto. Fino a tutta la quinta ripresa, infatti, il punteggio era bloccato sull'1-1 uscito dai punti d'apertura dell'Australia e del quarto inning dei sudafricani. Al sesto l'Australia ha allargato il punteggio fino al 5-1, subendo però al cambio campo due punti, grazie ad un fuoricampo di Cook. All'ottavo i padroni di casa hanno dato la definitiva svolta alla gara; risvegliati da un fuoricampo del solito Gonzales hanno segnato ancora 4 punti. Il lanciatore vincente è Meagher. Come detto l'Australia è pienamente in zona medaglia. Gli “aussie” hanno due sconfitte, al pari dell'Olanda e sono preceduti da Giappone e Cuba (1 sconfitta) e dagli imbattuti americani. Le prime tre hanno la certezza virtuale di disputare le semifinali. Nella lotta al quarto posto l'Olanda, che deve affrontare Sud Africa e Italia, si lascia preferire. Appare invece in difficoltà la Corea, che ha tre sconfitte e il “derby” col Giappone da disputare. La sfida contro gli olandesi sarà, in questo senso, decisiva. Da un punto di vista strettamente teorico l'Italia potrebbe rientrare nel giro medaglia vincendo tutte le gare rimaste. Se con Australia e Olanda il discorso appare possibile, non lo stesso si può dire della sfida con gli Stati Uniti. Il torneo comunque è ancora pienamente vivo. Dopo la giornata di riposo di domani, le ostilità riprendono venerdì.

Informazioni su Riccardo Schiroli 1199 Articoli
Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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