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World Series: botta Philadelphia, risposta Houston

1-1 e palla al centro. Le World Series sono partite in grande stile, con due sfide davvero piacevoli ed emozionanti, un salomonico pareggio sancito dalla remuntada di Philadelphia e dalla pronta risposta di Houston. Ora ci si sposta in Pennsylvania e la sensazione è che la serie sarà lunga ed avvincente come da pronostico.

Se il buongiorno si vede dal mattino, infatti, garauno ha regalato colpi di scena a non finire. Gli Astros, subito avanti 5-0 al 2° inning con due legnate di Tucker, si sono illusi di aver fatto abbastanza, per poi andare in bianco per sette riprese di fila contro i rilievi avversari. Di contro Verlander non è riuscito a mantenere il vantaggio e tra il 3° e il 4° ha incassato i cinque punti dell’aggancio (5-5). Da lì in poi dominio totale dei rilievi e partita che può decidersi solo sull’episodio. Che in realtà sono due: nella seconda parte del 9° la fantastica presa in tuffo di Castellanos che salva letteralmente la partita sullo “stoppone” di Pena con Altuve già a casa base, e il fuoricampo di Realmuto al 10°, che spezza definitivamente l’equilibrio (5-6).

In garadue però Houston dimostra perchè è arrivata fino a qui: dopo la prima sconfitta dei play-off (sette vittorie di fila, 3-0 a Seattle, 4-0 agli Yankees) fa la cosa migliore, impara la lezione. E così con tre doppi di fila ad aprire la partita, e un fuoricampo di Bregman, si riporta sul 5-0, ma dove non erano arrivate le “dritte” di Verlander ci pensano le curve di Valdez, che solo al 7° concede un punticino ai rivali (5-1). Anche stavolta però è il classico episodio a chiudere definitivamente i giochi, ma a favore di Houston: all’8° infatti il potenziale homer da due di Schwarber esce in foul di centimetri e la successiva bordata viene raccolta al volo da Tucker spalle al muro. Partita quindi che non si riapre, neanche dopo il punticino al 9° che sancisce il 5-2 finale.

Lunedì notte si riparte al Citizens Bank Park e, viste le prime due sfide, ci sarà da divertirsi.

Andrea Perari

Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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