Una sagra di fuoricampo – complice anche il vento – nella vittoria dell'Italia contro la Repubblica Ceca al Super six. Tre homer al primo inning spianano la strada a una prova muscolare della squadra di Gerali, contro la malcapitata formazione del manager Michael Griffin che però non ha mai mollato e anzi si è presa il lusso di segnare 10 punti. Il divario, comunque, era troppo elevato e la partita finisce addirittura al quinto innig: 25-10, una differenza di 15 che fa chiudere i giochi. Gli azzurri ora guardano alla sfida di domani con la Spagna che – qualunque sia il risultato tra gli iberici e l'Olanda – a questo punto vale il secondo posto e la finale di domenica alle 13.30. C'è da riflettere sui 10 punti subiti, su qualche svarione in difesa, ma è stata una gara falsata ed è materiale per gli amanti di statistiche quello che mette sullo score 11 fuoricampo: 9 quelli italiani (3 di Colabello e 2 di Liddi), 2 della Repubblica Ceca.
LA PARTITA
Sotto di un punto grazie a due valide segnate dalla squadra dell'est europeo in avvio, gli azzurri non si perdono d'animo e sul partente Bokaj dopo il doppio di Maggi e il singolo di Vaglio, ci pensa Liddi a spedire la pallina oltre la recinzione: 3 a 1. Colabello al primo lancio batte il back to back homerun e porta a 4 i punti dell'Italia. La visita al pitcher fa tirare il fiato, Mazzanti va K su conto pieno ma Garcia spedisce la pallina oltre la rete, all'esterno centro. Due out al volo chiudono il big inning azzurro.
Il bis alla seconda ripresa, quando Bokaj esce dopo aver passato in base Koutsoyanopulos, spinto a casa da Vaglio su singolo e il secondo fuoricampo consecuivo di Liddi. Sale Satoria ma la musica non cambia, anzi: singolo di Colabello, fuoricampo di Mazzanti, singolo di Garcia e fuoricampo di Mineo, quindi ancora valide di Reginato e Garbella, entrato al posto di Koutsoyanopulos. La visita sul monte vale il successivo out di Maggi e la fine di un incubo per la Repubblica Ceca.
Un colpito e due basi costano la visita e la sostituzione a Bocchi, per il quale entra sul monte Mazzocchi. A basi cariche, la valida di Zyma porta due punti ma la successiva eliminazione al volo di Cervinka chiude l'inning. La Repubblica Ceca mette Padysak sul monte ma la musica non cambia: Liddi e Colabello battono due singoli, Mazzanti è out su una linea, Garcia va in base per ball e la volata di sacrificio di Mineo porta il 14° punto azzurro.
Al quarto l'Italia va in bambola: errore, palla mancata, base, palla mancata, base e dopo la visita sul monte il grande slam di Malik. Mazzocchi con due battute in diamante inframmezzate da un K esce al meglio dalla difficile situazione che – magra consolazione – non gli è costata pgl a carico
L'Italia avanza ancora: base a Garbella, triplo di Maggi che va a casa su un errore dell'interbase, base a Vaglio che va in seconda su lancio pazzio, Liddi out al volo ma Colabello la spedisce ancora fuori e siamo 18 a 7. Dopo Mazzanti out al volo, Garcia va in base e Maggi entra come pinch hitter al posto di Mineo e batte un singolo. Uomini agli angoli e sul monte sale Vavrusa al posto di Padysak, ma Reginato fa entrare il punto con un singolo, poi Garbella "pulisce" le basi con l'ennesimo homer di giornata che spinge a casa tre punti.
Al quinto sul 22-7 tocca a Teran salire sul monte, ma la Repubblica Ceca non ha intenzione di mollare e segna tre punti con una volata di sacrificio e un fuoricampo da due punti. Mica è finita: out Vaglio, singolo di Liddi, fuoricampo di Colabello, doppio di Mazzanti, Garcia out, Maggi che spinge a casa Mazzanti con un singolo. La differenza è tale e tanta che finisce qui. C'è da chiedersi se questo faccia bene al baseball o meno, ma è discorso da affrontare altrove.