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MLB, Molitor e Lovullo eletti manager dell’anno

Tocca a Paul Molitor, manager dei Minnesota Twins, e Torey Lovullo, manager degli Arizona Diamondbacks, ritirare il premio come miglior allenatore dell'anno rispettivamente per la American e la National League. Ad assegnare il premio, come sempre, 30 membri del "Baseball Writers' Association of America" (BWAA); ogni votante compila una lista indicando in ordine di preferenza i primi tre manager di ciascuna Lega e successivamente la somma complessiva delle votazioni esprime il vincitore. La votazione avviene prima dell'inizio delle post-season.
Molitor e Lovullo hanno raccolto entrambi 18 primi posti sui 30 a disposizione, ed alla fine hanno raccolto rispettivamente 112 e 111 punti. Dietro il manager dei Twins sono arrivati Terry Francona dei Cleveland Indians (90), A.J. Hinch degli Houston Astros (56), e Joe Girardi dei New York Yankees (12). Alle spalle del manager dei Diamondbacks troviamo Dave Roberts dei Los Angeles Dodgers (55), Bud Black dei Colorado Rockies (43), Craig Counsel dei Milwaukee Brewers (33), Dusty Baker dei Washington Nationals (25), e Joe Maddon dei Chicago Cubs (3).
Per il 61enne Paul Molitor si tratta della terza stagione in Minnesota. Dopo aver esordito nel 2015 con 83 vittorie, ha passato un anno orribile nel 2016 dove non è andato oltre i 59 successi. Quest'anno il record personale di vittore in Regular Season (85), è valsa la qualificazione al "Wild Card Game" poi persa contro i New York Yankees. Il ritorno alle post-season per la prima volta dopo l'apparizione del 2010, rappresenta un record in quanto mai nessuna franchigia di MLB era mai riuscita prima a conquistare l'accesso ai play-off dopo aver chiuso la stagione precedente con oltre 100 sconfitte (103 nel 2016). Molitor è diventato il secondo "Hall of Fame player" a conquistare il titolo di "Manager of the Year" dopo Frank Robinson (1989, alla guida dei Baltimore Orioles).
Il 51enne di origini italiane Salvatore Anthony "Torey" Lovullo ha dieci anni in meno di Molitor, e senza dubbio molta meno esperienza da manager. Arrivato in Arizona fortemente voluto dal GM Mike Hazen, chiamato a Phoenix per ricostruire la franchigia dopo un deludente 2016 chiuso con 69-93 ed il penultimo posto nella West Division, Lovullo aveva alle spalle soltanto 48 partite da manager "ad interim" dei Boston Red Sox, che aveva traghettato a fine stagione nel 2015. Al suo primo anno da manager vero ha avuto il merito di riportare Arizona alle post-season per la prima volta dal 2011 e di rigenerare giocatori come Paul Goldschmidt, candidato all'MVP dopo aver vinto sia il Gold Glove che il Silver Slugger, Archie Bradley, uno dei migliori rilievi della stagione, e soprattutto Zack Greinke, che dopo la deludente stagione del 2016 è tornato a giustificare l'immenso esborso economico che la franchigia si è caricata sulle spalle per acquistarlo dai Dodgers appena due stagioni orsono.
A vincere per più volte il "Manager of the Year", premio nato nel 1983, sono per ora Tony LaRussa (1983 con i Chicago White Sox, 1988 e 1992 con gli Oakland Athletics, 2002 con i St.Louis Cardinals) e Bobby Cox (1985 con i Toronto Blue Jays, 1991, 2004 e 2005 con gli Atlanta Braves) con 4 titoli in bacheca. Quest'ultimo è stato il primo manager a vincere il titolo sia per la American che per la National League ed il primo a vincerlo per due anni consecutivi.
Sono soltanto 6 i manager ad aver vinto il premio nonostante abbiano chiuso la Regular Season oltre il secondo posto nella propria Division. Il primo di questi fu Ted Williams con i Washington Senators nel 1969 (86-78, quarto nella East Division di American League), l'ultimo Buck Showalter con i Texas Rangers nel 2004 (89-73, terzo nella West Division di AL). Joe Girardi è l'unico manager a vincere il premio con un quarto posto sulle spalle (2006 chiuso con un record di 78-84 con i suoi Florida Marlins). In quell'occasione Girardi è divenuto il primo, e finora l'unico manager a vincere il premio dopo aver chiuso la stagione con un record negativo. L'unico caso di "ex aequo" lo abbiamo avuto nel 1996 in American League, quando venne assegnato il premio a Joe Torre, manager dei New York Yankees ed a Johnny Oates dei Texas Rangers.
Per il momento soltanto due franchigie non hanno mai espresso un "Manager of the Year": si tratta dei New York Mets e dei Milwaukee Brewers, entrambe di National League.

 

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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