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"Le World Series più belle da raccontare"

Se non lo fai anche per passione resta difficile immaginare di passare notti in bianco a commentare una partita di baseball con l'entusiasmo che Danilo Freri, giornalista sportivo e vicecapo redattore di Sky Sport, mette a disposizione dei suoi fedelissimi ascoltatori. Una passione che traspare da come inizia a raccontarci della finale che mette di fronte Cleveland e Chicago, le due città da più tempo a bocca asciutta nel baseball: "Le due squadre che non vincono da più tempo il titolo che si affrontano. Chi l'avrebbe mai detto. Il baseball, con i suoi quasi tre secoli di storia da raccontare ed è pieno di aneddoti e leggende, è questa è la sfida migliore per esaltarle. Pensate che all'inizio del ‘900 questo era l'unico sport nazionale americano. Gli altri sono arrivati a partire dal dopoguerra, ecco perché è definito il "National Pastime". All'epoca forse solo il pugilato aveva lo stesso seguito. Ad oggi, nonostante sia, dobbiamo dirlo, meno seguito rispetto a basket e football, resta la tradizione familiare per eccellenza".

Allora Danilo, pronto per le notti in bianco?
Assolutamente si, la sfida più bella che si potesse raccontare. I Cubs, come avevamo predetto ad inizio stagione, restano i favoriti. Anzi, possiamo dire che questa è una della poche volte che la squadra più quotata arrivi alla finale, e sono loro decisamente la squadra da battere. Ma attenzione a non sottovalutare Cleveland. Gli Indians sono una squadra da rispettare, che ha attraversato mille traversie per arrivare fin qui. Con i rilievi che si ritrovano se i Cubs non li mettono sotto ad inizio partita potrebbe essere molto dura per Chicago. E di questo ne sono consapevoli entrambi. Sarà una serie molto combattuta, e nel baseball mai nulla è scontato.

Quali delle due storie che sono dietro a queste franchigie alla fine peserà di più?
Se facciamo il conto degli anni direi quelle dei Cubs visto che sono 108 anni che non vincono il titolo. Anche se, Maddon è stato molto bravo ad allentare la tensione. Sentito le interviste dei giocatori dei Cubs che si sganciano dalla Maledizione della Capra dicendo che è molto precedente alla loro nascita e che loro con quello che è successo in passato non c'entrano nulla? Per quel che riguarda Cleveland, definita come la città dove non si vince mai nulla, nel baseball mancano all'appuntamento con l'anello da "soli" 78 anni, e poi questa leggenda è stata sfatata già dai Cavaliers di LeBron James che lo scorso 19 giugno hanno vinto la NBA. La maledizione di Cleveland è già stata sfatata.

Quali sono secondo te i punti forti delle due franchigie?
I Cubs sono fortissimi in tutti i settori, hanno una difesa eccezionale, una rotazione dei partenti incredibile ed il loro attacco, superato il momento (6 valide e zero punti in 18 inning contro i Dodgers ndr) di appannamento in gara2 e 3 della National League Championship Series sembra essere tornato a livelli importanti. I "North Siders" inoltre ha dimostrato di sapersi compattare nei rari momenti di difficoltà della stagione, ultima le due sconfitte senza punti della finale di Lega contro Los Angeles. Ed in questo Joe Maddon è stato bravissimo. Non ha mai fatto sentire la troppo la pressione ai suoi ragazzi, fin dagli Spring Training. Mi piace molto Maddon, è di vecchia scuola, impone un baseball tradizionale, fatto di regole da rispettare, ma è bravissimo a trasmettere tranquillità al suo roster. Si inventa "pigiama party", preferisce far saltare qualche allenamento ai suoi perché li vede "sovrallenati", per poi fargli trovare più calma, a volte nelle gare in casa li fa arrivare allo stadio più tardi per non trasmettergli troppo la pressione. Teoricamente forse solo nei rilievi sono superiori gli Indians. Chicago ha elementi importanti, ma quello che sono stati in grado di fare Andrew Miller e Cody Allen, ma anche Brian Shaw e tutto il reparto è stato inverosimile.

Da quale giocatore ti aspetti quel qualcosa in più in grado di spostare gli equilibri della serie? Chi potrebbe essere il possibile MVP?
Dei Cubs il più importante è Davis Ross, non gioca quasi mai ma ha una leadership pazzesca all'interno dello spogliatoio. Tra quelli che giocano potrebbero essere Anthony Rizzo e Kris Bryant anche se Addison Russell e Javier Baez sono cresciuti in maniera esponenziale. Jorge Soler e Javier Baez sono il classico esempio dell'enorme lavoro di Maddon. Erano giocatori che battevano solo per fare fuoricampo e mettevano insieme solo un gran numero di eliminazioni al piatto. Grazie alla disciplina imposta dal loro manager nel box di battuta sono diventati due giocatori fondamentali. Mi aspetto molto anche da un lanciatore, che potrebbe essere decisivo. Se devo fare un nome dico Jon Lester. Non avrà grandissimi numeri, ma è un vincente, anche da un punto di vista emozionale, è un punto di riferimento per i suoi colleghi anche se Kyle Hendirks ha fatto un'ottima stagione.
Per Cleveland dico senza dubbio Corey Kluber, il partente più importante e con più esperienza degli Indians. E' fondamentale che lui possa in qualche modo portare vittorie alla sua squadra, e già gara1 da questo punto di vista può dirci molto su che tipo di World Series aspettarci. Anche se il loro maggior punto di forza resta il gioco di squadra, un altro giocatore che potrebbe essere determinate per gli equilibri emotivi del roster dell'Ohio è Mike Napoli, un altro giocatore di grande esperienza con un anello vinto sulle spalle.

Danny Salazar, partente degli Indians fuori dal 9 di settembre e Kyle Schwarber, esterno sinistro dei Cubs infortunatosi ad inizio stagione, sembrano sul punto di rientrare. Se dovessero essere della partita, chi dei due inciderebbe di più
Se rientrano tutti e due è l'ennesimo motivo di interesse di questa fantastica serie. Danny Salazar per Cleveland è più importante perché mancano partenti di esperienza. Schwarber verrebbe utilizzato dai Cubs solo come battitore designato nelle gare da giocare in Ohio, ma in quel ruolo Chicago è già coperta. Salazar è un giocatore insostituibile per questi Indians,quindi dico che lui è il giocatore più importante, anche se Schwarber sarebbe la storia più bella, vista anche la gravità dell'infortunio subito.

A chi vanno le simpatie di Danilo Freri?
La storia più bella da poter raccontare è quella dei Cubs. La storia di Cleveland è bella, ma Chicago ha una delle tifoserie più calde della MLB e deve sfatare la Maledizione della Capra.

Cosa ti aspetti da gara1
Come dicevo una delle chiavi di questa serie sono le partite in cui parte Kluber. Cleveland deve prendere il massimo dal suo partente di spicco, quindi per loro è fondamentale per poter vincere. Se perdesse la prima potrebbe diventare difficile per gli Indians affrontare partenti del calibro di Arrieta ed Hendricks in gara2 e 3.

Ti aspettavi un Andrew Miller di questo livello?
Qui si apre un altro capitolo. Miller e Chapman, il closer dei Cubs, erano entrambi a New York, compagni di squadra negli Yankees. Per Cleveland Miller è un altro giocatore chiave. Le prestazioni sfoderate in queste post-season non si erano mai viste prima da un rilievo. Ventuno strike-out in 11.2 inning è una cosa pazzesca, mostruosa. Gli Indians hanno bisogno di questo, soprattutto in una situazione come quella in cui si trova, con una rotazione dei partenti non eccellente. L'unico problema potrebbe essere il sovra-utilizzo del rilievo se le partite resteranno strette come prevedo. Potrebbe essere un problema che tenga su questi livelli per tutti i play-off. Anche se dicevamo la stessa cosa di Madison Bumgarner nel 2014 e poi lui ha tenuto.

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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