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E intanto Cleveland continua a sognare…

A 20 giorni dagli All Star Game che coincidono, più o meno con la metà della stagione, possiamo affermare che la sorpresa più positiva di questa prima parte di regular season sono gli Indians. Cleveland sta vivendo un periodo fatato dopo tanti anni di sofferenze. La vittoria del primo titolo nella NBA con i Cavaliers di LeBron James, il primo in oltre 50 anni, ha portato in strada a festeggiare oltre un milione di persone. Considerando i Browns (NFL), i Cavaliers (NBA) e gli Indians (MLB), complessivamente sono stati disputate 180 stagioni di sport professionistico prima che la città abbia potuto festeggiare un titolo, peraltro ribaltando i pronostici di una serie che si era messa veramente male per i Cavaliers, sotto di 1-3 contro i Golden State Warriors nella finale che si gioca al meglio delle 7 gare e con il fattore campo contrario. A "Belive-land", come è stata ribattezzata Cleveland, l'entusiasmo è alle stelle. Ed i nostri Indans sembrano beneficiarne a pieno visto che, grazie anche agli ultimi due sweep interni consecutivi rifilati a White Sox e Rays, i "Tribe" si consolidano in vetta alla Central Division di American League. Il ruolino di marcia al Progressive Field di questo mese parla chiaro: 11 vittorie e 0 sconfitte arrivate, oltre ai "cappotti" di cui abbiamo già detto, alla vittoria in gara 3 contro Texas ed allo sweep da 4 inflitto ai campioni in carica e rivali di Division dei Royals. Meglio di Cleveland sono riusciti solo gli Astros nel 2004 (12-0), e gli Athletics nel 2001 (13-0). La franchigia di Terry Francona ha sofferto un pochino in trasferta (4-6 il ruolino di questo mese), dove ha confezionato un pareggio nella serie da 4 a Seattle, una vittoria per 1-2 nella serie ad Anaheim, ed un cappotto subito a Kansas City. Al momento Cleveland guida il girone con 41 vittorie e 30 sconfitte (.577), con un vantaggio di 3 partite sui Royals, di 4.5 sui Tigers e di 5.5 sui White Sox. Con lo stesso identico ruolino di marcia degli Indians, Baltimore guida la East Division di AL. La franchigia affidata alle esperte mani di Buck Showalter, leader della classifica dei fuoricampo con 111 palle sbattute fuori dai diamanti, deve però fare i conti con la tenacia dei Boston Red Sox, secondi in classifica a -2 dalla vetta. Nonostante il momento di poca lucidità (solo 3 vittorie nelle ultime 10 gare), i BoSox sono leader nella produzione offensiva dei punti battuti a casa a partita (5.61) e di media battuta (.289). Dietro Boston occhio a Toronto (-2.5), trascinati da in Edwin Encarnation molto caldo (19 fuoricampo e 62 punti battuti a casa per il 33enne battitore designato dominicano), mentre lontanissimi ed al momento inoffensivi, i New York Yankees che al momento hanno un maliconico 35-36 (-9 dalla vetta). Lo scorso 18 giugno in quel di Oakland, Tim Lincecum è tornato sul monte di lancio di una franchigia di Major, gli Angels, e ci è tornato alla grande. Per "The Freak", assente dal mondo della MLB dal 27 giugno 2015, 6 inning lanciati con 4 valide concesse, 1 punto subito, 2 basi per ball e 2 strike-out. Alla fine è arrivata la prima vittoria in stagione e sembra ormai superato il problema alle anche che ne ha minato la salute e rischiato di compromettere la sua carriera. Questa notte, ancora contro Oakland, sarà chiamato a confermare la sua avvenuta e definitiva guarigione e dare ad Anaheim uno dei pochi motivi di sorridere in questa stagione. La franchigia di Mike Scioscia, con 31 vittorie e 41 sconfitte sembra destinata ad una stagione anonima viste le 15.5 vittorie che la separano dai Texas Rangers, leader incontrastata della West Divison e di tutta la American League con 47 vittorie e 26 sconfitte (.644). Dietro il roster di Jeffery Banister cercano di recuperare terreno gli Houston Astros, alla loro quinta vittoria consecutiva, ma le 10 vittorie che le separano dalla vetta sembrano incolmabili. In chiave Wild Card di AL Boston e Toronto sono avanti a tutti, con Kansas ad inseguire a -.05 dai canadesi ed a 1 lughezza dai Red Sox, con Detroit e Houston che sono rispettivamente a -2 e -2.5 dal secondo posto, ultimo utile per le post-season. Giornate di sweep in National League dove i Chicago Cubs mantengono il record migliore della lega e dell'intera MLB con 47 vittorie e 23 sconfitte (.671). Proprio il roster di Joe Maddon ha vissuto l'ultima settimana sull'altalena. Prima alle stelle con lo sweep interno rifilato ai concorrenti di Division dei Pirates e poi alle stalle con il cappotto interno subito contro i rivali storici dei Cardinals. Nella Central Division di NL i "North Sider", adesso mantengono 9.5 lunghezze di vantaggio su St.Louis e 14 su Pittsburgh grazie anche ad un monte di lancio che si sta dimostrando di assoluto valore. Miglior media ERA (2.69), miglior media WHIP (1.06), maggior numero di "Quality Start" (46), e terzo nella produzione di strike-out (634), il battaglione dei lanciatori guidati da uno splendido Jake Arrieta (11 vittorie e 2.69 di media ERA in stagione), è ben supportato da un attacco compatto e produttivo. A Los Angeles i Dodgers infliggono un pesante sweep da 3 ai leader della East Division di NL, i Washington Nationals. Dopo questa serie la franchigia di Dusty Baker, alla quinta sconfitta consecutiva, resta in vetta al suo girone grazie ad un ruolino che parla di 43 vittorie e 30 sconfitte, con i New York Mets a -3.5 ed i Miami Marlins a -4.5. Per i Dodgers invece prosegue il percorso virtuoso che li porta alla sesta vittoria consecutiva (3 contro i Brewers nella serie interna da 4 oltre al cappotto ai Nationals). Per i "Boys in Blue" prosegue la corsa alla vetta della West Division di NL (-5.5), saldamente in mano ai San Francisco Giants che, dopo gli sweep inflitti a Brewers (interno) e Rays (esterno), è avanti per 2-1 nella serie da 4 contro Pittsburgh. Nove vittorie nelle ultime 10 gare che portano ai "G-man" un ruolino di 46 vittorie e 27 sconfitte. Nella classifica della Wild card di NL i Dodgers sono in avanti a tutti con 41-33 seguiti dai Mets a -1. La terza posizione è per St.Louis (-.05 dai New York), seguiti dai Marlins (-1 dal secondo posto).

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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