Espugnata Serravalle all'11°. Ai Pirati garauno per 4-1

E' dei Pirati il primo scatto nella finale scudetto (1-4). Partita bellissima, caratterizzata da giocate difensive d'alta scuola che l'hanno di fatto portata alla decisione agli extra-inning. Buone le prove dei rispettivi partenti (Magrane e Bazardo), alla fine sul monte è migliore il rilievo di Marquez che lancia quasi 6 riprese eccezionali mentre Cubillan finisce la benzina all'11° e si vede scappare la partita. Rimini vince nonostante lo 0/11 dei suoi maggiori produttori di punti (Romero e Chiarini) perché all'11° viene fuori la classe del veterano Buccheri: sua la valida del sorpasso definitivo.

La partita si sblocca al 2°: Castro batte la prima valida, ruba con 2 out e Bertagnon esce al momento giusto dallo slump (0/11 fino a quel momento nei playoff)  battendo il singolo a sinistra del vantaggio . Duran si incarica dell'immediato pareggio: singolo interno su Santora, rubata, in terza sulla valida di Reginato  e volata al centro di Mazzuca (1-1). Lo stesso esterno centro della T&A compie un mezzo miracolo arrivando sulla legnata di Romero: sarebbe stato il doppio del nuovo vantaggio riminese. Rimini spreca sulle basi al 5°: Zileri (valida) azzarda la corsa in terza sul singolo di Santora e viene battuto dall'assistenza del solito Duran. La punizione per i Pirati non scatta solo perché Chiarini si esibisce in una presa in tuffo da Major sul gran contatto di Albanese che avrebbe portato tranquillamente a casa Mazzuca. La partita continua sul filo del rasoio mentre al 6°, con un out, finisce la prova di Bazardo, rilevato da Marquez. Magrane invece sale anche all'8° ma una valida di "gambe" di Zileri consiglia Bindi a ricorrere al bull-pen con Cubillan. Il rilievo assiste tardi in seconda sul bunt di Santora e fa avanzare i corridori con un lancio pazzo ma si tira fuori da solo dalla buca. Dopo il provvidenziale "k" su Romero e l'intenzionale a Castro, il pitcher venezuelano se la cava a basi piene su Chiarini e Gomez. Grande occasione sciupata da Rimini ma anche Ramos fallisce il colpo del ko al cambio di campo e si va agli extra-inning.

All'11° passa un altro treno e i neroarancioni stavolta ci salgono sopra. Gomez è salvo con uno strettissimo arrivo in base, Spinelli esegue il bunt alla perfezione e Buccheri batte la valida (a destra) del sorpasso. Finisce anche la partita di Cubillan ma il ritorno sul monte di Cooper, dopo diverse settimane di assenza, porta al gran doppio di Zileri (3/6 per il lead-off di Rimini) che chiude la partita a doppia mandata (1-4) facendo esplodere il tifo riminese e la gioia del capitano Pippo Crociati, presente con il suo numero 13 in dug-out. Stasera si replica (ore 20,30) e San Marino si affida alla classe di Tiago per riaprire tutto. Dall'altra parte Catanoso punta su Corradini per arrivare a un passo dal sogno.

 

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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