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I Rangers nella storia

Chi avrebbe mai scommesso il famoso centesimo su una vittoria di Texas alle Championship Series contro i detentori dell'anello degli Yankees alzi la mano. New York appariva come l'invincibile armata contro la Cenerentola di turno, i Rangers appunto, alla loro prima apparizione alle American League Championship Series. Alla fine delle prime due gare giocate ad Arlington, il parziale di 1-1 non faceva altro che avvalorare la tesi degli Yankees che, una volta spostata la serie tra le mura amiche del nuovo Yankees Stadium dove non hanno mai perso una gara di post-season, avrebbero fatto un sol boccone della franchigia che ha vinto il minor numero di gare in trasferta di tutte quelle approdate ai play-off 2010.
In gara3 Texas presenta sul monte di lancio l'eroe di queste post-season, Cliff Lee che viene contrapposto all'asso di casa, Andy Pettitte. Ad aprire le danze ci pensa Josh Hamilton, esterno centro del roster di Arlington, che con un fuoricampo nella parte alta del primo inning guadagna subito 2 punti (nel turno di battuta precedente il singolo di Young). Peccato per l'esperto lanciatore di New York apparso comunque in ottima forma. Nei successivi 6 inning lanciati, Pettitte concede appena 3 valide ma non saranno sufficienti a salvarlo dalla sconfitta vista la spettacolare prestazione del suo avversario di turno. Cliff Lee lancia per otto inning concedendo 2 sole valide ed 1 base per ball e lasciando a 0 lo score avversario mettendo in cascina la bellezza di 13 strike-out. Con lanciatori partenti di questa portata la gara resta inchiodata sul 2-0 fino al nono inning quando Logan, rilievo degli Yankees, sale sul monte di lancio il tempo strettamente necessario per vedersi battere in faccia un doppio del solito Hamilton. Girardi toglie Logan per Robertson ma le cose peggiorano. I singoli di Guerrero e Cruz portano a punti Hamilton, quello di Molina sigla il parziale 0-4, quello di Moreland porta a casa altri due punti ed il doppio di Andrus ne segna un altro. Ancora cambio sul monte di lancio con Mitre che rileva Robertson ma l'esordio del rilievo newyorkese è un lancio pazzo che chiude il parziale 0-8 che Neftali Feliz, closer di Texas, manterrà sigillato.
In gara4 il 24enne Tommy Hunter è il partente dei Rangers mentre per gli Yankees, dopo una stagione a dir poco sottotono, ha la sua chance di riscatto A.J.Burnett. Il secondo inning si apre con un fuoricampo di Cano viziato da una palese interferenza dei tifosi degli Yankees che si sono sporti per prendere la pallina e di fatto l'hanno tolta dal guanto di Nelson Cruz. L'arbitro convalida il fuoricampo ed i padroni di casa sono in vantaggio. Due battitori dopo Lance Berkman mette la pallina nei pressi del aplo giallo che divide l'area dell'home-run da quella di foul. Stavolta si ricorre all'instant replay ed il fuoricampo non viene convalidato. Nell'attacco successivo Burnett prima spedisce Murphy in prima base con una base per ball e successivamente gli regala la seconda per un lancio pazzo. Non contento Burnett colpisce Molina in battuta regalando anche a lui la base. Alla fine una rimbalzante di Andrus ed una valida di Young spediscono i due giocatori a punti per il parziale 1-2. Ci pensa Jeter a suonare la carica al suo roster con un triplo nella ripresa successiva. Granderson riporta a casa l'interbase di New York e riequilibra le sorti del match. La parte bassa del quarto inning si apre con un "hit-by-pitch" su Alex Rodriguez, a cui seguono le valide di Cano e Berkman che riempiono le basi e determinano il cambio sul monte di lancio di Texas con Holland che rileva Hunter e limita di molto i danni riuscendo a far correre a punti il solo A-Rod. Al sesto inning cominciano a girare le mazze dei Rangers e per gli Yankees si mette ancora male. Guerrero batte valido ma viene eliminato sulla battuta di Cruz che per scelta difensiva arriva salvo in base. Una palla alta ma non profonda di Kinsler permette a Cruz di arrivare in seconda con due out al passivo. A questo punto viene concessa la base intenzionale a Murphy ma al turno di battuta successivo Bengie Molina con un memorabile fuoricampo pulisce le basi e mette in cascina 3 punti per il parziale 3-5. Nella ripresa si alternano sul monte degli Yankees Robertson, Logan, che subisce il fuoricampo di Hamilton, e Chamberlain che si prende un doppio da Guerrero ed un singolo da Kinsler che vale il settimo punto per Texas. A questo punto sul diamante ci sono solo i Rangers che al nono inning segnaranno ancora con un fuoricampo da un punto di Hamilton, e poi con un home-run da due punti di Cruz entrambi battuti su Mitre che chiudono i conti sul 3-10.
In gara5 gli Yankees chiudono i conti già al terzo inning portandosi sul 5-0 grazie al "back-to-back" di Swisher e Cano che si esibiscono con due fuoricampo da un punto. In precedenza, alla seconda ripresa, i padroni di casa ottengono 3 punti grazie a due basi per ball a cui fanno seguito i singoli di Posada e Granderson e l'errore di Francoeur che consente allo stesso Posada di tornare a casa. Matt Treanor segna il primo punto di Texas nella parte alta del quinto subito rintuzzato, nell'attacco successivo, dal doppio di Rodriguez che riporta a casa Swisher e ristabilisce le distanze. Nella parte alta del sesto le valide consecutive di David Murphy, Ian Kinsler e Francoeur portano il secondo punto ai Rangers ma il definitivo 7-2 arriva all'ottava ripresa con il fuoricampo di Granderson.
La sfida torna ad Arlington e si apre subito con il doppio di Andrus poi spinto a casa dalla valida di Hamilton. Poi il dominio totale dei partenti, Hughes per gli ospiti e Lewis per i padroni di casa, che non concedono neanche una valida fino al quinto inning quando nella parte alta gli Yankees pareggiano i conti con il doppio di Rodriguez che poi corre a casa su lancio pazzo di Lewis. Nell'attacco successivo il singolo di Moreland suona la carica per Texas. Le rimbalzanti di Andrus e Young spingono Moreland in terza e, con due out ed Hamilton messo in base su base per ball intenzionale, Guerrero batte il doppio che vale 2 punti. Come se non bastasse al turno di battuta successivo è Cruz a sbattere fuori la pallina per altri due punti che portano il parziale sul 5-1. A chiudere i conti il singolo di Kinsler al settimo che porta a casa Young autore di un doppio in apertura di ripresa che sancisce la prima vittoria del Rangers del "pennant" di American League. Da sottolineare le 8 riprese lanciate da Colby Lewis che con 102 lanci complessivi concede appena 3 valide ed altrettante basi per ball che fruttano 1 solo punto ai "Bronx Bombers".
Il "composite box" racconta una serie dominata dagli attacchi. I complessivi 57 punti, nettamente a vantaggio dei Rangers (38) nei confronti degl Yankees (19), sono figli di 101 valide (63 dei Rangers contro 38 degli Yankees). Da notare che New York è mancata proprio nella rotazione dei lanciatori partenti, uno dei punti di forza di questa squadra in regular season, visto che 15 dei 38 punti subiti sono arrivati nel corso dei primi quattro inning (7 solo nella prima ripresa).

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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