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Match point UGF, il Cariparma prova a stupire ancora

Il croupier sta per pronunciare la fatidica frase. Il casinò sta per chiudere: la giocata giusta può mettere fine alla seduta. O far puntare sull'ultima mano. Che l'ultimo dei tre atti sia quasi alla stregua di una roulette è certificato da quanto successo fino ad ora. Gli altri due sono stati conditi da diversi errori che in due circostanze hanno influito sull'esito della partita: come la pallina che rotola, saltella e all'ultimissimo istante anziché fermarsi su un numero si posiziona su quello a fianco.

L'attesa, il pathos è alto ma se Bologna ultimamente vi ha fatto il callo, Parma anela, freme, ha fame. Tredici anni di astinenza sono lunghi. E che più trascorrano le ore più questa "fregola" aumenti lo si riscontra anche dai messaggi che la gente invia ai vari addetti ai lavori, giornalisti compresi, e dalle parole che a questi ultimi vengono dette in incontri casuali per strada. Per assurdo, si rischia di dover rimpiangere, come spazio, il vecchio Europeo!  E' un attimo tornare con la mente alle maglie "griffate" Parmalat o WorldVision, Beca Carni o Biemme.  Non sarebbe male se chi ne fosse in possesso andasse alla stadio in cotal guisa (a Parma uno "targato" WorldVision c'è). Un bello spettacolo.

Spettacolo, nel vero senso del gioco, che è stato un po' latitante se si escludono un paio di partite. Spettacolo che dovrà essere sugli spalti e non c'è bisogno di aggiungere altro. A Parma, oltre a confidare nei propri beniamini, guardano anche alla "cabala": il 13 ha portato fortuna all'Italia, chissà che … E poi nel 2007 in semifinale con Nettuno si era sopra 3-2 sembrava fatta e invece ci siamo squagliati: meglio adesso, dice qualcuno. Chi lo sa.

A Corradini e Betto la palla che scotta. Chi dei due saprà resistere il più a lungo possibile senza bruciarsi? Per ora siamo 1-1 ma, per quello che può valere, nella vittoria di Betto i ducali rimpiangono un paio di situazioni non sfruttate adeguatamente; in gara-3, il capolavoro di Corradini. Non è affatto semplice ripetersi a distanza così breve, ma Gerali confida che quello che è stato il suo miglior partente della stagione arrivi almeno a tre-quarti di gara. Fondamentali saranno i primi due/tre inning. Betto ha esperienza da vendere e sa come uscire da situazioni intricate; i vari Yepez e Camilo hanno incontrato qualche difficoltà nell'incocciarlo, non avvezzi a simili pallette e soprattutto su di loro, tra i migliori produttori di punti, dovrà lavorare bene. In casa Parma si conta molto sull'attacco, che ha steccato solo in gara-5, ma può non bastare, leggi corsa sulle basi e fare avanzare i corridori in posizione punto come si è visto essere maestra la Fortitudo. Poi si sa: un rimbalzo maligno, una riga, un tiro sbagliato e addio strategia.

E qui ci fermiamo. Sabato è di là da venire. Il cielo sarà sereno nel weekend: ci sarà una stella in più.

Paolo Mulazzi

Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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