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Nettuno-Rimini, la sfida infinita

La sfida che ha infiammato gli anni '90, quella tra Danesi Nettuno e Telemarket Rimini, è il piatto forte della terza giornata del girone di andata. Una sfida che ha infiammato gli anni '90 e che adesso vede due squadre con stati d'animo completamente differenti. Quello della formazione tirrenica è un momento molto particolare, considerata anche l'esito del precedente fine settimana. Le due sonore sconfitte rimediate a Bologna ancora bruciano, soprattutto per come sono arrivate. I problemi sul monte di lancio per la Danesi sembrano infatti non essere risolti. La presenza di Carlos Richetti è ancora in forse, nella giornata di domani (giovedì) effettuerà la seduta di bullpen e solo allora si saprà se sarà in grado di scendere regolarmente in campo sabato sera, eventualità che sposterebbe decisamente gli equilibri di questo trittico che si presenta difficile per la formazione campione d'Europa. Infatti perdurano anche i guai fisici per Marco Costantini, sceso di pedana sabato scorso dopo una manciata di lanci. E' atteso da una risonanza magnetica che dovrebbe chiarire i tempi del recupero. Così, lo statunitense Farnswort appare al momento l'unica certezza del parco lanciatori, attualmente il peggiore del campionato per media Pgl, insieme a Leal, che la scorsa settimana in soli 24 lanci ha chiuso garauno, con sei uomini affrontati in due riprese complete e 5 strike out. Di contro i romagnoli di Mazzotti presentano una rotazione apparsa sin dalle prime uscite solidissima, con Garcia, Bengel e Patrone (la migliore della serie A1 per Pgl) e ben quattro giocatori (il temibile bomber Rios, Avagnina, Gonzalez e Chiarini) sopra quota 300 di media battuta.

Ad anticipare il programma della terza di andata è il match del Gianni Falchi tra la Fortitudo e la T&A San Marino, partita che sarà trasmessa su Rai Sport Più. Il Bologna ci arriva da due sonanti vittorie ottenute contro il Nettuno nelle partite di sabato scorso, che hanno rilanciato prepotentemente le azioni di una squadra apparsa un po' in difficoltà nel turno d'esordio contro il Parma. Matos contro Hestrada per garauno, poi la serie si sposterà sul diamante di Serravalle per le restanti due partite del trittico,. I campioni d'Italia, reduci da due brutti ko per mano del Godo, dovrebbero proporre come partente per gara tre Martignoni, al momento in grado di dare più garanzie di Tonellato, con in aggiunta l'inserimento nel roster dell'antillano Jansen.

Le tre vittorie ottenute in casa della neopromossa hanno fatto tornare alto il morale in casa Montepaschi Grosseto, dopo un inverno a dir poco difficile e una prima di campionato condita dallo sweep casalingo per mano del Rimini. Adesso la formazione maremmana è attesa dalla prima vera prova di maturità del suo campionato, ovvero la visita ad un Cariparma che al momento le è appaiato in classifica. Stesso discorso vale per il De Angelis Godo, che contro la Palfinger Reggio Emilia cerca la continuità dopo le due vittorie contro San Marino per cominciare anche ad inserirsi nella lotta dei play off. Di certo la neopromossa non starà a guardare, anche se deve fare i conti con un attacco a dir poco asfittico. E' il peggiore di tutta l'A1 per media (187), e la dimostrazione sono le due sconfitte subite per 1 a 0 nelle due gare riservate ai lanciatori stranieri. Se in casa emiliana si vuole invertire la rotta, occorrerà iniziare a battere.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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