Aveva 16 anni e correva l’anno 1985 quando Samuel Peralta Sosa, universalmente noto come Sammy, lasciò la Repubblica Dominicana per firmare da professionista per i Texas Rangers. Quattro anni dopo il debutto in Major League, il suo primo ed unico fuoricampo in 25 partite con Texas prima di essere ceduto ai Chicago White Sox.
I Rangers erano stati la sua prima squadra e, oggi, dopo un anno di assenza dai diamanti, è anche la formazione con cui, a 38 anni, potrebbe ricominciare la sua seconda vita nel baseball.
‘Non devo convincere nessuno ha detto Sosa in Arizona dove i Rangers stanno svolgendo gli spring-training ‘So chi sono, ho fatto buone cose per il baseball e continuerò a fare grandi cose per questo sport. Continuerò a dare il massimo. Ma non voglio parlare di quanto accaduto al Congresso. Non è un mio problema. Penso solo alla squadra.
Il riferimento è chiaro: due anni dopo aver lasciato i Baltimore Orioles (.221 di media battuta con 14 homeruns e 45 punti prodotti in 102 gare) e aver testimoniato insieme ad altri giocatori davanti a rappresentanti del Congresso in merito all’uso di steroidi nel baseball pro, Sammy Sosa sta tentanto di tornare nuovamente protagonista in diamante, solo per giocare, null’altro. Il contratto è già pronto, con la prospettiva di assolvere al ruolo di battitore designato. Con la sua prima squadra. I Texas Rangers, appunto.
‘Parliamo solo di baseball – ha detto Sosa – parliamo del 2007, dei talenti che abbiamo in Texas e cosa possiamo fare quest’anno.
L’MVP della National League nel 1998, sette volte All-Star, quinto nella calssifica dei fuoricampisti di tutti i tempi sta partecipando attivamente agli allenamenti dei Rangers.
Se riuscirà a dimostrare di essere addirittura in uno stato di forma tale da essere inserito nel ’40-man roster dei Rangers, Sosa guadagnerà 500mila dollari, contratto di un anno più 2 milioni di dollari di ‘performance bonus. Ma Sosa ha ribadito che non torna per soldi nè per i 12 fuoricampo che gli mancano per toccare quota 600.
"Non ho problemi economici. Sono qui solo perchè voglio giocare a baseball. E’ la mia vita.
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