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Caffé Danesi, formazione tipo per la supersfida

Sembra rientrata in pieno l'emergenza infortunati che aveva colpito la Danesi Nettuno nelle scorse settimane. A cominciare dai ricevitori, considerato che sino alla vigilia della trasferta di San Marino l'unico disponibile era Fabio Origlia. Tra Fernando Ricci e Sforza almeno il primo ha recuperato dall'infortunio alla coscia, ed infatti già sette giorni fa era sceso regolarmente in campo, così come Schiavetti anche lui alle prese con qualche acciacco.
Dunque per la supersfida contro il Grosseto formazione tipo per la Danesi, anche per quanto concerne lo schieramento difensivo, e gli unici dubbi riguarderanno il monte di lancio. Fermo restando Chavez in garauno, e considerata le altalenanti prestazioni di Billisi, sino all'ultimo saranno top secret i nomi dei due partenti per le gare del sabato. In pole position comunqe ci sono sia Massimiliano Masin, che sta vivendo un inizio di stagione ottimo, sia Diego Ricci, anche lui di nuovo efficace dopo due stagioni nelle quali ha dovuto recuperare da un grave infortunio.
La settimana scorsa a San Marino è stata festeggiata anche la valida n. 500 in carriera per Leonardo Mazzanti. "E' arrivata finalmente sabato sera dopo una serie incredibile di linee prese al volo, con Massimo Casseri in pedana sono riuscito a toccare dietro al sacchetto di seconda – dice Leonardo Mazzanti, che però la considera ovviamente solo un traguardo intermedio – siamo a metà dell'opera, l'obiettivo è arrivare a quota mille, spero di potercela fare considerato che ho trenta anni e posso giocare ancora molto".
Infine, prima della partita di venerdì sera, sarà osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Alvaro Bagialemani, padre del manager della Danesi Ruggero, scomparso martedì.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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