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Vigna, una prestazione da record

Buon per la Danesi che di Ventura ce n'è uno solamente. La seconda partita del trittico si risolve con una tranquilla vittoria del Nettuno, che nelle riprese centrali riesce a prendere le misure ai lanci di Nava e a costruire con pazienza i punti della vittoria. Assoluto dominatore il pitcher Juan Carlo Vigna, che rimane sul monte tutte e nove le riprese concedendo solamente 2 valide senza basi gratuite, una bella differenza rispetto al Vasquez di ieri sera. Un dato emerge su tutti, in 9 riprese ha affrontato complessivamente ventotto uomini (due valide con un colto rubando), se non è un record poco ci manca.
Al momento di leggere le formazioni, si scopre come Bagialemani lasci fuori Paoletti per Mastrantonio (impiegato a destra), e Frezza per Castrì, schierato in prima base con De los Santos battitore designato. Il Gb al contrario è lo stesso indentico della sera precedente, con Nava in pedana.
Come detto sopra, Nava non è Ventura, considerando che al terzo inning la partita si sblocca, stavolta in favore dei tirrenici. Un doppio di Patrone seguito da un singolo di Mastrantonio e da una base concessa a Schiavetti caricano le basi, Castrì batte un sacrificio a sinistra che consente a Patrone di segnare l'1 a 0. Il Nettuno fallisce l'occasione di allungare fallendo prima un gioco di doppia rubata per il secondo out, e poi una battuta di D'Auria finisce direttamente nel guantone di Nava. Il vantaggio viene in ogni caso incrementato al quarto, con il bel solo-homer a sinistra di Edgar Tovar che vale il 2 a 0.
Al quarto altri due punti dei padroni di casa, Castrì viene colpito, segue un doppio di D'Auria e con uomini in posizione punto De los Santos fa capire per quale motivo è leader della classifica dei pbc, confezionando un singolo al centro che fa segnare entrambi i suoi compagni per il 4 a 0. Non succede più nulla sino al termine almeno con la Danesi in difesa, mentre alla seconda parte dell'ottavo Orta sostituisce Nava, e subisce altri due punti, frutto di due basi ball e di un singolo di Patrone quando le basi erano cariche. Finisce 6 a 0, e dopo la sconfitta di ieri sera la Danesi può tornare a respirare.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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