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La Semenzato crolla, l'Italeri ipoteca la leadership

Una certezza c’è, ad altri due testa a testa manca solamente la matematica conferma. Per la vetta è bene attendere almeno domenica prossima. L’ultimo turno di campionato ha rispettato qualche pronostico, ha capovolto clamorosamente degli altri, ha perlomeno dato un verdetto definitivo, quello della discesa dei Warriors Paternò in serie A2.

L’altra retrocessione, a meno di rimonte che appaiono quantomeno improbabili, dovrebbe interessare la Semex Codogno. Nel trittico della vita contro la diretta concorrente, la Faliero Sarti Firenze, la formazione lombarda spazza via l’avversaria in garauno ma perde in maniera identica nel punteggio le restanti due. Quattro incontri di svantaggio con sei da giocare sono decisamente troppi per chiunque.

Per la volata del quarto posto, l’ultimo disponibile per i play off, il Grosseto non può che ringraziare l’Italeri Bologna, capace di superare per tre volte nel derby emiliano il Cus Ceci Parma e staccare il Rimini in vetta. Così finisce anche per passare in secondo piano la deficitaria prestazione offerta dalla formazione toscana in casa del GB Modena. Due vittorie piene di rimpianto per gli emiliani, invece, che con qualche affermazione in più nella parte centrale della stagione avrebbero potuto dire la loro più a lungo sulla corsa al quarto posto.

In testa, dopo il già citato il tris del Bologna, balzano agli occhi i due ko della Semenzato Rimini in casa del Colavita Anzio. Annichiliti da Sangilbert in garauno e dal duo Casseri-De Rossi nella terza, a salvare i romagnoli in garadue sono stati tre punti al nono quando l’Anzio era avanti, un’altra vittoria in extremis dopo le due agli extrainning della settimana precedente contro la Danesi. Successo che ha conti fatti ha evitato un clamoroso tracollo.

Così a riacciuffare al secondo posto i Pirati c’è la Caffè Danesi Nettuno, che come da pronostico senza troppo soffrire supera per tre volte i Warriors Paternò, condannandoli sabato pomeriggio alla matematica retrocessione. La formazione di Bagialemani, se i risultati si combinano in maniera favorevole, in teoria può ancora sperare di arrivare prima in regular season, ma molto più realisticamente ha a portata di mano la seconda piazza che potrebbe voler dire giocare le gare decisive della semifinale sul proprio campo.

A due giornate alla fine della regular season, scorrendo notiamo come il calendario più abbordabile tra le tre di testa in teoria l’avrebbe proprio la Danesi. I campioni d’Italia nel prossimo fine settimana faranno visita ad un Firenze ormai quasi salvo, e nell’ultima giornata se la vedranno contro il Grosseto, che potrebbe addirittura avere già la matematica certezza dei play off, visto che prima della visita al Borghese se la vedranno contro la Semex, con un piede e molto più in A2. La diretta avversaria, il Cantine Ceci, va a Modena, un campo non facile dove proprio i maremmani sono caduti due volte, poi in casa contro il Rimini. Tornando alle tre di testa, la squadra di Romano prima di andare all’Europeo si scontra col Bologna in casa. Quella di Mazzotti chiuderà la stagione sul proprio campo contro il retrocesso Paternò, cosicché se vince almeno una partita in Romagna può praticamente essere certa della vetta. Se si toglie il big match del prossimo fine settimana, anche in casa Italeri si guarda con ottimismo al calendario.

Alla vigilia dell’ultimo turno abbiamo provato a fare delle previsioni sul cammino delle protagoniste, ed abbiamo sbagliato quasi tutto. Si potevano pronosticare tre sconfitte del Parma a Bologna? Verosimili, in effetti. Due sconfitte del Grosseto a Modena? Già meno probabili, vista la differenza di motivazioni. Due ko del Rimini ad Anzio? Proprio no. Con un campionato così incerto i conti non rimane che farli alla fine. Poi inizieranno i play off, e si ricomincerà tutto da zero. Sono aperte le scommesse.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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