Montanini:"Una brutta partita. Adesso vogliamo il 5° posto".

C’è delusione in sala stampa per la pesante sconfitta dell’Italia contro la Cina Taipei nel primo quarto di finale che si giocava a Messina.
Il primo a salire in sala stampa è il manager dell’Italia, Giulio Montanini.
Coach come giustifica questa sconfitta della squadra, dopo le belle prove della prima fase ?
“C’era troppa tensione tra i ragazzi, quando eravamo in vantaggio per 2-0 la pressione era su di noi, invece che sui nostri avversari, come sarebbe stato logico. Cina Taipei ha giocato come noi ci aspettavamo, sono una signora squadra e lo hanno dimostrato. Siamo noi che non abbiamo giocato come sappiamo. In difesa sei errori sono troppi in una gara. Noi adesso pensiamo alla gara di domani (che vedrà l’Italia, di nuovo, contro la Corea, ndr) vogliamo chiudere al 5° posto per concludere nel modo migliore questo torneo che ci ha regalato grandi soddisfazioni e che sarebbe un risultato grandissimo.”
Avete cambiato molti lanciatori, era una tattica studiata a tavolino ?
“No, ma dovevamo assolutamente chiudere quell’inning da sette punti. Volevamo alternare le velocità, quindi una volta sceso De Santis, è toccato a Martignoni che avrebbe dovuto fare un giro completo e quindi sarebbe stata la volta di Nava ad affrontare il line up di Taipei, per poi aqndare con Castelli . Ma in quell’inning sono stato costretto a quei cambi. Diciamo che i nostri pitcher oggi non erano in grandissima giornata, ogni volta che abbiamo sbagliato ci hanno punito e la difesa non aiutato il lavoro dei lanciatori. Noi giochiamo a baseball in un certo modo, quello che succede in campo è tutto concatenato, se un anello sbaglia si ha una reazione. Il merito è anche della Cina Taipei che ci ha messo in condizione di sbagliare”.
Il rilievo messo su da Montanini per chiudere quel maledetto 6° inning è Niccolò Badii : “Abbiamo giocato male – esordisce Badii – questo è il baseball. Un partita brutta. Noi l’abbiamo fatta oggi, contro un avversario che era alla nostra portata. Se giochiamo come sappiamo, e come abbiamo dimostrato in questi giorni viene fuori una gara come contro la Corea e la Cina. De Santis ha tirato bene, non è stato aiutato dalla difesa, ma era lo stesso che ha sconfitto la Corea. Non per trovare scuse dopo una sconfitta così pesante, ma, quando ancora la partita era aperta, siamo stati anche sfortunati. Abbiamo battuto delle linee che sono finite tutte in bocca ai cinesi.
E’ la volta del manager della Cina Taipei Chen Chin Tsai, a presentarsi in sala stampa.
Si aspettava una vittoria del genere ?
“No, non ci pensavo proprio. Avevamo visto l’Italia nella prima fase ed è un team molto forte. Ci aspettavamo una gara equilibrata dal risultato chiuso”.
Voi, invece, avete confermato di essere una squadra molto temibile.
“Il nostro obbiettivo, prima del torneo, era arrivare tra le prime quattro e lo abbiamo centrato. La nostra squadra è uscita da una selezione molto accurata tra il nostro movimento universitario che è vasto. Sono giocatori giovani, che devono ancora fare il servizio militare. Passerà ancora qualche hanno prima che possano iniziare la carriera professionistica”.
Cosa può dirci dell’incidente occorso all’8° inning. Mi riferisco alla base rubata dal giocatore Chen Chin, che per poco non scatena una rissa ?
“Mi scuso per l’incidente. Non ho dato nessun segnale di rubata. Il mio giocatore è partito di sua volontà. Voi giocate un baseball di scuola americana, ma tenete conto che noi, in oriente, siamo abituati a giocare duri sino all’ultima palla, sia sull’1-0 che sul 20-0. In ogni modo, mi scuso di nuovo per il comportamento del mio giocatore”.

Gianni Vellutini

Nato a Grosseto il 5.3.1965. Laureato in scienze politiche è funzionario comunale. Appassionato di baseball sin dai tempi del mitico John Self, ha iniziato a giocare nei ragazzi del Bbc nel 1972. Nella società biancorossa ha fatto tutta la trafila delle squadre giovanili sino al titolo di campione d’Italia P.O. nel 1982. Lasciato il baseball giocato è stato tesserato, come tecnico, per le società Acquile Rosse e Airone Baseball. Giornalista pubblicista dal 1989, attualmente, oltre che su Baseball.it, scrive di baseball sul quotidiano La Nazione dopo aver collaborato per diversi anni con la redazione grossetana de Il Tirreno. E'stato addetto stampa del Bbc Grosseto nella stagione 1995 ed addetto stampa della Pallavolo Grosseto dal 1989 al 1997. Ha seguito, come inviato di Baseball.it, lo stage in Sicilia delle nazionali di Faraone e Montanini, quindi il I° Campionato Mondiale Universitario di Baseball, svoltosi a Messina dal 1-11 agosto 2002, dove è stato anche lo speaker ufficiale della manifestazione insieme a Giancarlo Mangini. Nel 2004 ha seguito il Trofeo Civelli per nazionali juniores in Friuli Venezia Giulia.

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