Hampton, il lanciatore fuoricampista

Tempo di riunione a porte chiuse, nello spogliatoio dei Rockies. La guardia Bruce risponde alla mia ennesima richiesta: ‘Mi spiace, stanno ancora parlando’. C’è anche una pesante tenda nera, a sigillare l’ingresso. Dev’essere un lascito del proprietario degli Oakland Raiders di Football Al Davis.
Finalmente, Bruce mi accoglie dicendo: ‘Prego, hanno finito’.
A quel punto però la maggioranza dei giocatori è già in divisa e quasi tutti entrano in campo per il tradizionale ‘batting practice’. L’unico al quale volevo parlare però è ancora lì, seduto a fianco del suo armadietto. A volte la mia fortuna è proprio incredibile…

Entro e mi dirigo verso Mike Hampton.
Mi è sempre piaciuto vederlo lanciare. Lo ricordo, fortissimo, con la maglia degli Astros. Ricordo anche che non mi era troppo dispiaciuto vederlo perdere con i Mets contro i Giants nelle semi finali della ‘National League’ dello scorso anno, ma questo non glielo dirò…
Prima che possa dirgli qualcosa, Hampton smette di parlare con l’altro lanciatore Gabe White, mi si rivolge nel suo leggero accento del Sud (Mike è cresciuto in Florida) e mi saluta: Ciao, come va?.
Bah, non ero io a fare le domande? Comunque gli dico: ‘Benissimo. E tu? Hai 2 minuti per parlare?’.
Hampton accetta subito, con un gran sorriso. Mi stupisce vederlo così disponibile. Quando lancia mette su quella faccia da partita così grintosa. Adesso che è rilassato è un Mike Hampton molto diverso.

Come fa un lanciatore ad essere un battitore bravo come sei tu? Io ho sempre battuto bene. Il fatto è che in battuta alcuni giocatori ci prendono e altri no. Per battere bene, bisogna divertirsi a farlo. Fra l’altro, se batto duro posso dare una bella mano al me stesso lanciatore.
Hai mai giocato in altre posizioni, a parte lanciatore? Giocavo esterno centro. In effetti mi divertirei molto di più a giocare esterno centro, che a lanciare. Ma Dio mi ha creato mancino e allora mi sono dovuto rassegnare a salire in pedana!. E direi che è stata una gran bella decisione…
La stagione dei Rockies non è brillantissima…Non c’è dubbio, come squadra siamo un disastro. In effetti però siamo molto meglio di come sembrerebbe guardando i nostri numeri. Dobbiamo cercare di dare una svolta alla stagione, ma il tempo ormai è poco.
Mike Hampton ha lanciato nell’ultima ‘All Star Game’ a Seattle. Che sensazioni dà partecipare a questo evento? Fantastiche! Ho avuto la possibilità di rivedere tanti amici. Ho visto i ragazzi con cui ho giocato nei Mets l’anno scorso (In effetti, il manager della ‘National League’ Bobby Valentine ha portato molti dei suoi Mets) Ogni gara dovrebbe essere come la ‘All Star Game’: tutti giocano per divertirsi, non c’è per niente pressione e sembra di essere tornati bambini. Mentre parlava, si sentiva che era emozionato sul serio. Dopo tutto, il baseball non è solo un gioco?

Nel 2000 Mike Hampton ha tenuto gli avversari ad una media bombardieri di 325. E’ stato nominato MVP delle finali di ‘National League’ contro i Cardinals ed è l’unico lanciatore attivo con una media battuta vita superiore ai 200.
Quest’anno il suo record è di 9 vittorie e 6 sconfitte, compresa una gara completa.
La media pgl vita di Mike è 3.52, ma per quest’anno è a 4.32.
Nella storia dei Rockies è il primo lanciatore ad aver meritato una convocazione alla ‘All Star Game’. Quest’anno ha già battuto 6 fuoricampo, nessun lanciatore c’è riuscito negli ultimi 30 anni.

claire

Claire Matthew è nata e cresciuta nella 'Marin County', poche miglia a nord di S. Francisco.Da bambina ha osservato a 'Candlestick Park' i vari Willie Mays, Willie Mc Covey e Juan Marishal esibirsi con la maglia dei San Francisco Giants. Così, dalla più tenera età, si è innamorata del baseball e ha iniziato a scambiare figurine con i suoi fratelli Chris e Paul.Successivamente il baseball è diventato una professione. Per 5 anni ha lavorato proprio per i Giants come 'coordinatrice degli eventi promozionali' presso l'ufficio 'vendita biglietti'.Il suo secondo amore sono le gare automobilistiche. Claire è stata coinvolta in competizioni di ogni livello, lavorando per diverse 'scuderie' come addetta alle pubbliche relazioni e alle sponsorizzazioni.Oggi è una libera professionista nel settore delle pubbliche relazioni. Il suo ufficio è a Greenbrae, nella California del nord. E' specializzata nell'organizzare eventi per la raccolta di fondi e nell'ottenere spazi sui media per le organizzazioni coinvolte negli eventi.E' la madre 'single' di Alison (20 anni) e Rhianna (19).

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