Sono Giorgio Moretti componente del Consiglio Direttivo del COMITATO NAZIONALE TECNICI negli ultimi 12 anni e non so se le mie opinioni potranno essere divulgate attraverso il vostro sito web in quanto non direttamente interessato a questa tenzone elettorale né come candidato né come elettore.

nnSono invece certo di non voler tenere per me le opinioni di uno che per più di 35 anni ha vissuto in prima persona il magico, ma a volte anche maledetto, mondo del baseball e del softball italiano.

nnE’ chiaro che come tecnico mi sta a cuore sapere chi nel futuro Consiglio Federale possa rappresentare le esigenze e le aspirazioni dei tecnici.
Leggendo le candidature di coloro che aspirano a tale carica non posso che essere entusiasta e dichiarare tutto il mio appoggio per Ennio Paganelli e Giuseppe Lo Verde due persone che stimo e che hanno sempre dato prova di equilibrio, onestà intellettuale e spessore culturale tali da garantire la loro piena autonomia di pensiero e la capacità necessaria ad affrontare le problematiche che angustiano il mondo dei tecnici.
Entrambi hanno sempre messo a disposizione con disinteresse la loro opera a favore del C.N.T. avendo a cura gli interessi generali del movimento e rappresentano l’accoppiata ideale tra baseball e softball e tra nord e sud.

nnNon me ne vogliano gli altri candidati che rispetto e stimo ugualmente, ma che forse negli ultimi anni si sono lasciati poco coinvolgere nell’attività del C.N.T. tenendosi un pò in disparte, anche se debbo riconoscere a Marina Centrone lo sforzo di rendersi disponibile per la nostra attività formativa, ma che forse ancora non sa decidere tra il ruolo di giocatrice e di tecnico vista la sua doppia candidatura (alla stessa stregua di Gianguido Poma).
Non voglio nascondere la mia personale simpatia per Gigi Cameroni dal quale però mi aspettavo una candidatura a Presidente Federale visto il suo modo di pensare in grande, ma in questo momento non vedo come l’attuale Federazione possa fare a meno di un uomo come Aldo Notari capace di apportare un invidiabile bagaglio di esperienza e una rete consolidata di relazioni sia a livello internazionale che all’interno del CONI, anche se non esente da alcune delle critiche che gli vengono mosse (solo Dio è perfetto), ma che forse andrebbero ripartite anche con coloro che, piaccia o no, avevano la responsabilità di proporre, dibattere, approvare e, se necessario, opporsi alle decisioni prese.n

nForse è proprio questa la chiave di lettura di quel cambiamento che tutti ci auspichiamo e spero proprio che i Presidenti di Società, i Rappresentanti dei Tecnici e dei Giocatori sappiano scegliere (finalmente su una lista di concorrenti abbastanza vasta e variegata) la squadra giusta per guidare la Federazione verso quei traguardi che merita.

nnCordiali saluti e .. buon lavoro!

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