Dodgers, epica doppietta

Los Angeles è la prima franchigia a ripetersi negli anni 2000 dopo una World Series batticuore in cui Toronto è stata più volte a un passo dal titolo: decisivo l’mvp Yamamoto con tre vittorie favolose sul monte

foto www.mlb.com

Doppietta Dodgers. Contro tutto e contro tutti. Una vittoria epica quella di Los Angeles, che è la prima franchigia a centrare il “repeat” negli anni 2000 dopo 24 vincitori diversi. Nè la scaramanzia, né soprattutto i Blue Jays, fantastici rivali di una World Series memorabile e sicuramente “heartbreaker”, spaccacuore, per Toronto, avanti 3-2 nella serie con due partite al Rogers Centre, ma soprattutto a due out prima e a pochi centimetri poi da un titolo che in terra canadese mancava e a questo punto manca dal 1993.

Invece han vinto i Dodgers, capaci di un ribaltone incredibile, e trascinati da un sensazionale Yamamoto, mvp a pieno titolo dopo aver dominato gara2, gara6 ed aver lanciato le due riprese decisive in gara7, meno di ventiquattr’ore dopo la vittoria del giorno prima. Contro di lui lo splendido line-up dei Blue Jays si è letteralmente squagliato: né il trascinatore Springer, né il bomber Guerrero, né l’eroico Bichette, né un favoloso Clement sono riusciti a cambiare la storia. Che sembrava aver preso la via del Canada dopo una gara1 esplosiva e soprattutto la doppietta in California come risposta a una gara3 incredibile decisa dal fuoricampo di Freeman al diciottesimo inning. Invece i Dodgers hanno avuto la forza di ribaltare tutto: in gara6 trascinati da Yamamoto e dalle valide chiave di Smith e Betts. E poi gara7. Una delle più belle partite di sempre, che sembrava avere un copione da film, con il fuoricampo da tre alla Kirk Gibson di Bichette messo in campo nella serie nonostante la distorsione al ginocchio e praticamente fermo sulle basi. Toronto si è issata fino al 4-2 all’8° quando ha incassato l’homer di Muncy (4-3), mentre al 9°, con un out, è stato il più improbabile dei protagonisti, il nove del lineup Rojas a colpire al cuore il closer Hoffman per il 4-4. Una mazzata per i canadesi, che invece agli extra si costruiscono un’altra chance con le basi piene e un out: ma prima arriva l’eliminazione a casa base di una frazione di secondo confezionata dallo stesso Rojas, e poi una presa al volo miracolosa di Pages a pochi centimetri dalla recinzione. E così ci pensa Will Smith, non a caso nome da cinema, che batte il fuoricampo della storia.

Viva i Dodgers, onore ai Blue Jays e una sola morale: ma quento è bello il baseball?

Informazioni su Andrea Perari 175 Articoli
Andrea Perari, 58 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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