Il sogno infranto di Morresi, mentre Tozzi vola alle College World Series

Playball ad Omaha. Favorite Arkansas, Lsu, Ucla ed Oregon State ma attenzione anche a Coastal Carolina dell’italo-americano Domenico Tozzi. Si è interrotta invece la grande stagione del maceratese con Texas San Antonio

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L'ingresso del Charles Schwab Field ad Omaha
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Prenderà il via venerdì ad Omaha, nel Nebraska, dentro e fuori il diamante del Charles Schwab Field, la grande kermesse finale del baseball NCAA che attira l’attenzione di migliaia di appassionati e addetti ai lavori. I Super Regionals hanno riservato come da tradizione grandi emozioni, sorprese ma anche delusioni come quella di Texas San Antonio del nostro Lorenzo Morresi che dopo una stagione straordinaria è stata eliminata da Ucla per 2 partite a zero, vendendo comunque cara la pelle. Per il maceratese un sogno infranto ma anche la soddisfazione di aver chiuso la sua avventura in NCAA in crescendo durante i playoffs come titolare in prima base ed al quarto spot del lineup dei suoi Roadrunners.

Chi invece ad Omaha ci andrà è Domenico Tozzi che, con Coastal Carolina, ha superato non senza qualche patema la favorita Auburn. Per l’italo-americano una postseason finora deludente nel box di battuta (1 su 8 complessivo) dopo un infortunio alla caviglia che l’ha tenuto per oltre due settimane lontano dal diamante. Naturalmente coach Kevin Schnall spera che l’aria di Omaha e delle College World Series faccia bene al suo battitore designato titolare per gran parte della stagione regolare.

Favorite della vigilia certamente Arkansas, a caccia ancora una volta del suo primo titolo nazionale nel baseball, Lsu sempre ai vertici del batti e corri NCAA con il pitcher Kade Anderson, Ucla del talentuoso terza base Roman Martin ed Oregon State della stella Aiva Arquette capace di eliminare ai Super Regionals in 3 partite tiratissime la talentuosa Florida State guidata dall’interbase Kyle Lodise e dal lanciatore mancino Jamie Arnold, probabile prima scelta assoluta nel prossimo Draft MLB.

Fra le possibili sorprese troviamo sicuramente Coastal Carolina (campione NCAA nel 2016) con il terzetto  composto dal ricevitore Caden Bodine e dai lanciatori Jacon Morrison e Dominick Carbone, Louisville arrivata ad Omaha dopo aver estromesso dalla competizione dapprima Vanderbilt (testa di serie numero 1 del torneo finale), quindi la rediviva Miami ed infine Arizona che, dopo aver perso gara 1, è riuscita a fare doppietta nelle successive due gare contro la favorita North Carolina grazie anche ad un super bullpen con in primis il paisà Julian Tonghini.

Outsider di lusso e vera “Cenerentola” di questa edizione 2025 delle College World Series è Murray State arrivata ad Omaha dopo aver estromesso Ole Miss e quindi Duke in una gara 3 incerta fino all’ultimo e decisa da un fuoricampo del prima base Luke Mistone, paisà trascinatore della squadra insieme all’esterno centro Jonathan Hogart.

Le 8 partecipanti, che si affronteranno col tradizionale sistema della “doppia eliminazione” (per intenderci nessuna esclusione diretta ma solo alla seconda sconfitta), sono divise in 2 raggruppamenti da 4 squadre ciascuno: le vincenti si scontreranno poi nella finale vera e propria, al meglio dei 3 incontri, in programma fra il 21 ed il 23 giugno, per aggiudicarsi il titolo nazionale attualmente detenuto da Tennessee, eliminata da Arkansas ai Super Regionals.

Il programma delle College World Series 2025 prevede, per iniziare, da un lato del tabellone due sfide molto equilibrate ed affascinanti Coastal Carolina-Arizona ed Oregon State-Louisville, mentre dall’altra parte troviamo Ucla opposta alla grande sorpresa di questa post season Murray State e a seguire il confronto tutto Southeastern Conference fra due delle favorite Arkansas e Lsu.

In chiusura una curiosità: 3 delle partecipanti (Arizona, Ucla ed Oregon State) tutte già campioni NCAA almeno una volta nel nuovo millennio, appartenevano fino alla scorsa stagione alla Pac 12 conference che è stata sciolta in questo 2025 con le compagini che si sono unite ad altre leghe dimostrando però il valore dei loro programmi e l’alto livello del baseball giocato nell’Ovest degli Stati Uniti.

 

Informazioni su Andrea Palmia 181 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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