Aldegheri prima vittoria. Taschin firma con i Blue Jays

Due veneti nelle top news dagli Stati Uniti: grande prestazione del nostro Samuel nel primo successo in Doppio A con i Rocket City Trash Pandas, mentre Giacomo dal vivaio del Rovigo firma con la franchigia di Toronto

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Samuel Aldegheri sul mound dei Rocket City Trash Pandas
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Bellissima settimana e ricca di novità per il nostro baseball negli Stati Uniti. Pariamo con la prima splendida vittoria stagionale in Doppio A per Samuel Aldegheri: grazie ad un’ottima prestazione sul monte di lancio, 7 shutouts inning con sole 5 valide concesse e ben 8 strikeout ottenuti, ha trascinato alla vittoria i suoi Rocket City Trash Pandas sui Knoxville Smokies con il punteggio finale di 5-3. Per il veronese 5 partenze finora con 1 vittoria ed 1 sconfitta 27.1 inning lanciati con ben 29 strikeout ed un buon 3.29 di media pgl.

Poche ore prima in Florida il giovane lanciatore del Rovigo, figlio e fratello d’arte, Giacomo Taschin firmava il suo primo contratto professionistico con la franchigia dei Toronto Blue Jays. Il talentuoso rodigino già da anni nel giro delle nazionali giovanili nelle varie categorie e recentemente convocato dal nuovo manager Francisco Cervelli nell’Italia Elite, inizierà in estate la sua avventura negli States in Rookie League unendosi così agli altri giovani talenti italiani (Aldegheri, Ercolani, Wong e Sabatini) alcuni già impegnati nel mondo del baseball professionistico americano.

Chiudiamo con un breve aggiornamento su Alessandro Ercolani che, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, sarà il partente per i suoi Altoona Curve nella seconda gara della serie contro gli Akron Rubberducks. Il sanmarinese ha totalizzato per ora 4 partenze con zero vittorie e 2 sconfitte in 11.2 inning lanciati, 10 valide concesse, 11 strikeout e 6.17 punti guadagnati.

 

Informazioni su Andrea Palmia 173 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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