Attilio Casadio nuovo Presidente Godo dopo l’addio di Naldoni

Lo storico numero uno della società lascia dopo 12 anni e si racconta a Baseball.it: “l’alluvione ci ha permesso di compattarci e toccare con mano la solidarietà di tanta gente e diverse società a livello nazionale”

Baseball.it
Carlo Naldoni, Presidente del Godo Baseball
© Baseball.it

C’è qualcosa di nuovo a Godo, anzi di antico. Nuovo perché dopo 12 anni Carlo Naldoni ha lasciato il ruolo di Presidente del Baseball Godo, antico perché a succedergli, quando il 10 dicembre prossimo l’assemblea dei soci ratificherà il passaggio di consegne, sarà Attilio Casadio, uno dei “ragazzi di Bill Holmberg” e da sempre dirigente della squadra, una volta terminata l’attività agonistica. Casadio è la scelta interna più logica e felice, per l’attaccamento da diverse generazioni (al padre Antonio è intitolato il diamante di via Rivalona, il figlio di Attilio, con lo stesso nome del nonno, è già un punto di forza della prima squadra) ai colori rossoblu. Toccherà adesso a lui sbucciare la patata bollente del reperimento fondi per partecipare ancora una volta al massimo campionato (a proposito, è molto probabile che il manager Iday Abreu non verrà confermato), compito che Naldoni ha svolto con passione e competenza per 12 anni, appunto.

Godo Baseball
Lo stadio “Attilio Casadio” di Godo

Il Presidente uscente riavvolge il nastro dei ricordi per Baseball.it in questa particolare circostanza: “Non è facile – dice Naldoni – riassumere tutto quanto accaduto nei miei 12 anni, come il problema dell’alluvione che ci ha portato disperazione ma ha anche permesso di compattarci e toccare con mano la solidarietà di tanta gente e diverse società a livello nazionale. La soddisfazione di tornare a giocare sul nostro campo più o meno un mese dopo l’allagamento è stata davvero impagabile. Ricordo anche la grande capacità di mobilitare volontari da parte della nostra società, tutte le volte c’è stata una risposta positiva per tutti gli eventi, compresi la Fiera di Russi e la Festa di San Giacomo, ovviamente mantenimento del campo compreso. Sul campo, il ritorno in serie A dopo la rinuncia di qualche anno prima per problemi economici è stato un aspetto positivo da sottolineare, propiziato dalle nostre forze e da una squadra giovanissima. Anche la soffertissima salvezza dell’ultimo campionato è da sottolineare, è stato per noi quasi come vincere un titolo”.

Tutto questo, nonostante una piccola realtà come Godo fatichi sempre a portare avanti un’attività a livello così alto: “Le difficoltà economiche purtroppo sono una caratteristica della nostra società con la quale conviviamo da anni, ma non volere mai fare il passo più lungo della gamba è stato sempre un nostro merito, a questo proposito. Da questo punto di vista qualche anno fa ci fu un problema che sembrava insuperabile, ma anche allora la solidarietà portò a risolvere tutto ancora una volta”.

Naldoni ha poi portato avanti negli anni il grande impegno della società con i giovani: “Il settore giovanile è da sempre la priorità del Baseball Godo, da lì sono usciti tanti giocatori che hanno fatto la storia della prima squadra ma sono andati anche altrove e finiti nelle nazionali giovanili. Non è mai facile reclutare bambini attratti forzatamente da sport più famosi, ma alla fine ce la facciamo sempre e proprio in questo 2024 c’è stato un innesto di 16 bambini che ci fanno davvero sperare nel proseguimento della nostra tradizione”.

Anche senza la carica di presidente, il Baseball Godo resterà nel futuro di Naldoni: “Certamente resterò vicino alla società, entrai da dirigente nel 1994 portato dal presidente Saporetti (una leggenda, a Godo, ndr) e ho vissuto da Presidente gli ultimi 12 anni, quindi ormai sono legato indissolubilmente a questa realtà. Continuerò a dare una mano e ad essere disponibile, non farlo sarebbe una mancanza di rispetto verso questo sodalizio che da 30 anni ormai mi vede parte integrante”.

Informazioni su Sandro Camerani 49 Articoli
Sandro Camerani professionista dal 1994, ha collaborato con Repubblica e Messaggero ed attualmente con Gazzetta dello sport e Corriere Romagna. Amore per il baseball sbocciato in uno dei 17 viaggi in Usa, ha gia' visitato 18 differenti ballparks della Mlb. Ha scritto due libri (america on the road e Fortitudo basket, un terzo è in uscita)

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