“Questo percorso è iniziato nell’ottobre del 2022: è incominciato piano piano, poi in maniera costante sempre seguendo le nostre idee e pensieri per rilanciare il nostro amato movimento. Un po’ tutti hanno provato a contattarci. Facciamo un accordo, facciamo questo, ci hanno proposto. Altri ci hanno avvicinato. Fin dall’inizio abbiamo scelto di percorrere la nostra strada, indipendentemente da chi volesse unirsi o ostacolarci. La nostra priorità è dare alle persone che desiderano ascoltarci e confrontarsi con noi la possibilità di sapere con chi hanno a che fare. Non ci sono accordi di sottobanco né accordi elettorali. Quello che vedete è quello che abbiamo voluto mostrarvi, perché crediamo profondamente nella nostra coerenza. La coerenza, soprattutto in politica, può sembrare una qualità rara. Eppure, spesso vediamo cambi di rotta improvvisi, persone che, a ridosso delle elezioni, cambiano posizione per il bene del movimento. Noi, invece, siamo convinti di seguire un percorso diverso, di cui siamo orgogliosi e che portiamo avanti con determinazione. Vorrei esprimere la mia sincera gratitudine a tutti voi che ci avete sostenuto e che avete contribuito al nostro cammino. Grazie di cuore!”
Con questo discorso Marco Mazzieri ha concluso la campagna elettorale per la sua candidatura come nuovo Presidente FIBS in occasione della festa tenutasi venerdì sera al Teatro del Cerchio di Parma. Con Mazzieri anche i candidati in Consiglio Federale del gruppo “Conto Pieno 2024” che lo sostengono alla presidenza: Pierluigi Bissa, Sergio Piccinini, Federica Morri, Elio Dal Pozzo, Stefano Sbardolini, Ettore Finetti (candidato in quota tecnici), Andrea Sgnaolin ed Emanuela Giovinazzo (ambedue candidati in quota atleti).
Nel corso della serata, a cui ha preso parte una buona cornice di pubblico sia in platea che collegata in streaming su Facebook, Mazzieri ha illustrato il suo programma elettorale, già presentato negli ultimi mesi a tutte le società italiane, soffermandosi su diversi punti in particolare. Tra questi vi è la rivoluzione culturale che la Federazione deve intraprendere, diventando un vero partner per le società sportive dopo anni di netto distacco tra le autorità centrali e le realtà territoriali. Non a caso l’ex giocatore e manager della nazionale italiana di baseball ha proposto la creazione di “FIBS Lab”, un’iniziativa innovativa che si propone di migliorare la formazione a 360° gradi di dirigenti e tecnici oltre a supportare le società nel marketing e nella comunicazione per mano di un gruppo di professionisti preparati.
Mazzieri si è anche soffermato sull’importanza di utilizzare il Baseball 5 nelle numerose occasioni rappresentate da eventi, fiere, manifestazioni in piazza al fine di far conoscere a più persone possibili i nostri sport. A livello giovanile sono invece da rivedere totalmente l’organizzazione dei calendari e la gestione delle Finali Nazionali. Secondo lui è infatti importante proporre un approccio più sistematico alla pianificazione degli eventi per evitare sovrapposizioni e per garantire ai giovani atleti l’opportunità di giocare più partite possibili, anche grazie all’ausilio dei tornei estivi, che devono essere incentivati dalla Federazione. Per la crescita delle nuove generazioni sarà importante l’utilizzo del sistema LTADP (Long Term Athlete Development Plan), sviluppato soprattutto nel Nord Europa, che presuppone di basare il sistema di allenamento, di gara e di recupero sul rispetto degli stadi di sviluppo fisico, cognitivo ed affettivo, piuttosto che sulla suddivisione per età.
Non sono mancate poi le proposte sulla futura struttura dei campionati, sulla necessità di ridefinire la definizione dell’atleta AFI e sull’intenzione di analizzare il costo e l’efficienza di tutte le Accademie Federali nate dopo la chiusura dell’Accademia di Tirrenia e che non sempre hanno funzionato, impedendo così lo sviluppo e la crescita dell’atleta.
Per quanto riguarda infine il tema delle Nazionali, Marco Mazzieri è stato chiaro: “Credo che il softball abbia lavorato bene, soprattutto con la Nazionale Seniores, e debba essere aiutato e messo nelle condizioni per poter continuare a performare ad alto livello, mentre per il baseball è necessaria una profonda riflessione che tocca tutte le categorie, a partire dalla Prima Squadra. Se negli ultimi anni, oltre ai piazzamenti dell’Under 12 guidata da Stefano Burato e Simona Conti, il risultato più importante è stato il primo posto dell’Under 18 di quest’anno arrivata grazie all’ottimo rendimento di ragazzi come dell’interbase Cornelli – che studia e si allena da tre anni in Germania all’Accademia di Regensburg – o del catcher titolare Staurenghi – che veniva da due anni di allenamenti in Dominicana, vuol dire che qualcosa è andato storto ed è necessario intervenire. Andranno riviste un po’ di cose anche per la Nazionale Seniores: il fatto di cambiare il pitching coach almeno sei volte negli ultimi 7 anni dimostra l’impossibilità di non riuscire a impostare un lavoro a lungo termine quando ogni volta il progetto cambia e riparte da zero. Per non parlare di alcune situazioni confuse dove non si sapeva bene chi fosse il manager della squadra. Ci sarà da rivedere un bel po’ di cose e motivare un ambiente che mi sembra un po’ spento negli ultimi anni”.
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