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Florida e Lsu, che contesa per il titolo Ncaa

Edizione emozionante ed equilibrata come non mai per le College World Series 2023 con partite decise dal minimo scarto e quasi sempre negli inning finali o anche oltre. Alle sfide per il titolo finale sono arrivate Florida e Lsu, due delle favorite della vigilia entrambe facenti parte della Southeastern Conference e che hanno mostrato una profondità e completezza di organico superiore alle altre.

Florida allenata da Kevin O’Sullivan ha fatto percorso netto, 3 incontri ed altrettanti successi, non senza patemi in particolare nella sfida decisiva contro Tcu quando solo una presa sensazionale contro le barriere all’esterno centro del giovanissimo Michael Robertson ha assicurato la vittoria e l’accesso alla finalissima. Il tanto atteso prima base/lanciatore di chiare origini italiane Jac Caglianone ha fin qui deluso (1 su 12 nel box di battuta ed una no-decision contro Tcu con 4.1 inning lanciati, 3 valide concesse e 4 strikeout) ma tutti i tifosi dei Gators sperano in un suo pronto riscatto. Più decisivi finora il fortissimo esterno centro Wyatt Langford, autore contro Virginia di un chilometrico fuoricampo a sinistra, e l’interbase Josh Rivera.

Più complicata la via per le sfide finali di Lsu che ha avuto bisogno di uno spareggio contro Wake Forest. L’incontro decisivo è stato forse il più atteso e più bello di queste College World Series con opposti sul monte di lancio i due migliori pitcher NCAA di questa stagione, Paul Skenes per Lsu e Rhett Lowder per Wake Forest. Nessuno è rimasto deluso con una gara dominante di entrambi decisa solo all’11esimo inning da un walk-off homerun a sinistra di Tommy White che ha fatto esplodere la felicità dei fans dei Tigers. E lasciando chiaramente nella disperazione i ragazzi di Wake Forest, arrivati vicino a sfatare la maledizione della testa di serie numero 1 che non vince le College World Series dal lontano 1999.

Una menzione speciale merita, in questa settimana di gare appena conclusa, la “Cenerentola” Oral Roberts che è arrivata molto vicina alla grande impresa mettendo in mostra comunque un ottimo baseball e catalizzando l’attenzione di tutti gli appassionati che hanno riempito come sempre le tribune del Charles Schwab Field di Omaha, nel Nebraska.

 

Andrea Palmia

Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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