Girone A, San Marino-Macerata, perché rinviarla?

L’allerta meteo non ha interessato la zona del Titano ma si sapeva già alla vigilia. Colpo di coda del Longbridge

Diego Gasperoni
Paolo Ceccaroli e Doriano Bindi, pitching coach e manager di San Marino
© Diego Gasperoni

“Al lupo, al lupo” gridava Pierino in una favola che ci raccontavano da bambini. E dopo tanti “bluff”, quando il lupo è arrivato… il finale è arcinoto. Il “bluff” del giorno nel mondo del baseball è un rinvio per allerta meteo ma la pioggia non è mai arrivata. Stiamo parlando di San Marino-Macerata, cancellata nel programma di sabato per una decisione presa dalla commissione gare. Non solo sul Titano sabato non ha fatto sconquassi (solo qualcosina che non avrebbe impedito lo svolgimento delle partite), ma le previsioni del giorno prima non davano pioggia, almeno sulla zona in questione. Per lo stesso motivo è stata cancellata New Rimini-Fano in serie B e a Rimini non ha mai piovuto. Fermo restando che le squadre in viaggio avevano un chilometraggio limitato, in questo modo si rischia di creare un precedente: si guardano le previsioni del giorno dopo e se c’è minaccia di pioggia, una società chiede giustamente di non affrontare la trasferta.

Detto che il big match del girone A si recupererà sabato prossimo, se dovesse piovere? Meglio tenere pronta una monetina per stabilire chi arriva primo o secondo. E pure chi si prende il platonico terzo posto nel gruppo, visto che anche Athletics Bologna e Poviglio sono rimaste a riposo e torneranno in campo domenica prossima.

Così la copertina se la prende il Longbridge che ha ottenuto la prima doppietta stagionale ai danni del Padule. Un tennistico 6-2, 6-3 per i bolognesi in un confronto che di fatto si è deciso sulle prestazioni dei pitcher e delle difese. Perchè il conto delle valide si è equivalso: 18 quelle del Longbridge, 17 per il Padule. Ecco però che la difesa toscana ha messo assieme 9 errori in due partite ed è rimasta 24 volte al piatto, con Silva Mena in garadue a quota 10 in 6 inning.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.