Parma smonta Tiago e pareggia la serie

Grande prestazione del box emiliano con Desimoni, Gonzalez e Flisi che battono 11 valide. Anche in garadue San Marino produce solo con Lino

Diego Gasperoni
Aldo Koutsoyanopulos "ritorna" sul cuscino di prima difeso da Jesus Ustariz
© Diego Gasperoni

Su una cosa Doriano Bindi e Gianguido Poma erano d’accordo alla vigilia delle Italian Baseball Series: sarà una serie lunga. San Marino scatta, Parma lo riprende. E lo fa da squadra che non molla mai e si rialza in quella garadue che poteva essere il tallone d’Achille e invece si è conclusa in gloria per gli emiliani (13-4).

Sono state pochissime nella storia le squadre che hanno “legnato” Tiago Da Silva in Italia: quella di Poma è una di queste. Il pitcher italo-brasiliano è sceso dal monte dopo 3.2 e soprattutto 9 valide concesse a un line-up esplosivo fin dal primo inning quando sono arrivate le prime tre valide e il singolo di Mineo ha spinto a casa un Desimoni da 4/5, capace al terzo inning di sparare un lungo homer a destra per il 2-0.

San Marino in questo momento nel box è Gabriel Lino e poco altro: il suo doppio pareggia la partita al terzo (2-2), poi si fa cogliere fuori base e viene eliminato da Sambucci col quale nasce una scaramuccia che in un amen coinvolge anche i due dug-out. Sembra il momento giusto per i titani, invece al quarto Parma si scatena: l’errore di Ferrini è pesante, perchè Tiago riempie le basi e il “kappa” su Desimoni sarebbe il terzo out. Invece il singolo di Joseph vale il 4-2 e mette fine alla partita di Tiago. Entra Quattrini battezzato dal triplo di un Gonzalez da 4/4 (una sentenza anche Flisi con 3/3) che sparecchia per il 7-2.

L’ottimo Fabiani è in calo, mette due uomini in base e Poma affida la pallina ad Aldegheri. L’impatto è negativo: due basi ball (saranno 6 a fine gara, ma zero valide subite) per il punto automatico del 7-3 e Angulo nel box. Due lanci rasoterra, il seconda base del San Marino “becca” e resta al piatto. Qui finisce la partita, con Bindi che preserva Quattrini e manda in pedana altri tre rilievi sui quali non si frena la furia offensiva di Parma che segna altri sei punti nelle ultime due riprese.

Ora la scena si sposta al Cavalli: lunedì c’è garatre, Lugo contro Kourtis, tutta da gustare.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.