Lino-show, San Marino parte in vantaggio

Il catcher protagonista con il solo-homer al 2° inning e il doppio decisivo alla sesta ripresa. A Parma non basta la grande prova sul monte di Diaz

Diego Gasperoni
Gabriel Lino festeggiato dopo il fuoricampo al secondo inning
© Diego Gasperoni

Chiamatelo San Ma…Lino. Un semplice gioco di parole per spiegare come il catcher dei campioni d’Italia sia stato l’assoluto protagonista della prima sfida scudetto 2022. Vince San Marino 3-1, Parma cade in piedi, sorretta da un ottimo Diaz in pedana, ma deve fare i conti con Gabriel Lino (l’unico ad andare sempre in base) che al 2° inning apre le danze con un solo-homer e al 6° la chiude con un doppio da 2 rbi in mezzo agli esterni.

Per il resto è un gran duello sul monte. Henry Centeno parte un po’ contratto: un primo inning da 26 lanci e due uomini lasciati in base da Parma. Il doppio di Talevi al secondo non spaventa il partente di San Marino, mentre a parte il fuoricampo di Lino, sempre alla seconda ripresa, Diaz è un rebus irrisolto per il line-up di casa. Chiude le sue cinque riprese con 2 valide subite, una base ball (a Lino per evitare guai peggiori) e 6 strike-out.

Intanto al quarto la squadra di Poma, parecchio aggressiva nel box, trova il pareggio sull’asse Gonzalez (base)-Rodriguez (doppio). E’ il canto del cigno offensivo degli emiliani che da quel momento rimediano dieci out consecutivi. E al sesto San Marino ipoteca garauno. Contreras comincia male la sua partita, con quattro pesantissimi ball a Ferrini. Bindi va sul sicuro chiedendo e ottenendo il bunt a Celli, Talevi è bravissimo a salvare il punto sulla secca battuta di Angulo che arriva salvo in prima, ma con gli uomini agli angoli, ci pensa Lino a sparare un doppio nei pressi della recinzione.

Centeno chiude con 9 “kappa” in sei inning, Kourtis al settimo è una garanzia e manda al piatto i tre battitori che affronta. Domani è un’altra storia, alle 20.30 va in scena la gara dei pitcher italiani, sul monte la sfida tra Tiago Da Silva e Fabiani.

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.