
Sole splendente, grandi giocate e risultati a sorpresa hanno caratterizzato la settimana delle College World Series sul diamante del Charles Schwab Field ad Omaha nel Nebraska. Si è arrivati così al trittico decisivo per l’assegnazione del titolo NCAA ed a contenderselo saranno due protagoniste inaspettate come Oklahoma e Mississippi.
Oklahoma ha fatto percorso netto ad Omaha, 3 partite ed altrettante vittorie trascinati da un monte di lancio superlativo (26 strikeout ottenuti e sole 2 basi ball concesse) e da un attacco decisivo nei momenti cruciali guidato dalle tre stelle Peyton Graham, Tanner Tredaway e Jimmy Crooks con una media battuta complessiva di .446, 2 fuoricampo e 11 punti battuti a casa. Oklahoma è a caccia del suo terzo titolo NCAA dopo quelli, ormai lontani, del 1951 e 1994. Ma soprattutto dopo la vittoria delle ragazze del softball di poche settimane fa, cerca uno storico bis nello stesso anno e questo sarebbe una prima volta assoluta nella storia NCAA.
Gli avversari saranno i Rebels di Mississippi che inseguono il loro primo titolo nazionale nel baseball dopo una stagione regolare partita bene (1° posto nel ranking a metà Marzo) ma proseguita male con una forte flessione nelle sfide interne alla Southeastern Conference che ha visto i ragazzi del coach paisà Mike Bianco entrare per il rotto della cuffia fra le 64 squadre chiamate a partecipare al torneo finale NCAA. I Rebels hanno cambiato marcia con 5 vittorie consecutive fra Regional e Super Regional eliminando Miami, Arizona e Southern Mississippi arrivando ad Omaha in gran forma cosa che gli ha permesso di ottenere le 3 vittorie necessarie per entrare fra le 2 finaliste. Curiosamente i ragazzi di coach Mike Bianco vincendo il titolo lo manterrebbero nel Mississippi, dove il baseball è una religione, visto che lo scorso anno è stato vinto dagli eterni rivali di Mississippi State.
Apriamo una piccola parentesi sulle grandi deluse di queste College World Series che sono certamente Texas, Stanford ed in maniera minore Arkansas che ha lottato fino alla fine costringendo Mississippi ad una partita da dentro o fuori. Sottotono anche il tanto atteso paisà Sonny DiChiara di Auburn che non ha reso secondo le aspettative della vigilia (3 su 12 nel box e nessuno punto battuto a casa) forse anche per la grande attenzione mediatica posta su di lui. Meglio ha fatto l’altro paisà David LaManna (5 su 12 in battuta con 2 rbi ed un fuoricampo) ma anche Notre Dame è stata eliminata presto da Texas A&M.
Per chiudere azzardiamo un pronostico e diciamo Oklahoma se non altro perché Mississippi si è giocata il suo asso sul monte di lancio Dylan DeLucia nella sfida decisiva (complete game shuout con sole 5 valide concesse e 7 strikeout) vinta 2-0 contro Arkansas poche ore fa e non l’avrà disponibile per la finalissima se non forse in un’eventuale gara 3.