
Godo ha ricordato oggi pomeriggio Bill Holmberg, cosa che la società rossoblù avrebbe voluto fare nella vicinanza della sua scomparsa ma senza riuscirci a causa della pandemia. Ma pochi mesi non potevano bastare per dimenticare quello che è stato l’artefice dei più grandi trionfi del Baseball Godo, dandogli una dimensione nazionale che prima del suo avvento era impensabile e che ancora oggi viene mantenuta, a suon di sacrifici ma anche di competenza, anche per rendergli onore.
Alla commemorazione ed alla messa celebrata sul monte di lancio del diamante Casadio, quello che per anni ed anni è stata la casa di Bill, c’erano i vertici della Fibs con Marcon e Mignola, c’erano Mike Piazza e Dan Bonanno, prima di tutto amici e poi compagni di avventura. Ma c’erano, soprattutto, i suoi ragazzi, quelli che grazie a Bill sono diventati prima uomini e poi giocatori. Alcuni di loro rappresentano ancora oggi alcuni punti di forza della squadra rossoblù, altri invece si sono ritirati da tempo ma sono rimasti nel giro con incarichi dirigenziali o come semplici volontari. E c’erano tutti, commossi come i 200 presenti, perfettamente distanziati ed organizzati al meglio dalla società godese.
Alla fine della messa hanno preso la parola Mike Piazza e Giuseppe Holmberg, il figlio maggiore di Bill, arrivato direttamente dalla Florida. Parlando prima in inglese e poi in italiano ha voluto ricordare una delle cose che il padre gli rammentava sempre: “Never give up”.
A Godo, nel suo ricordo, nessuno lo farà mai. Ciao Bill.