
Che Macerata fosse la naturale favorita del girone E non c’erano dubbi e la Hotsand infatti per il momento viaggia senza pause. Doppietta al debutto contro New Rimini, altra doppietta domenica su Rovigo. Quindi 4-0 il bilancio e mini fuga non senza qualche preoccupazione, perchè in entrambe le gare i veneti hanno costretto Macerata all’inseguimento. La differenza sta (quasi) tutta in due statistiche, entrambe favorevoli alla capolista. I primi cinque battitori del line-up di Macerata, infatti, hanno prodotto 16 valide in due partite sulle 22 complessive di squadra e l’altro dato non trascurabile è che in entrambe le gare, i marchigiani hanno prodotto il maggior sforzo nelle riprese centrali: 6 punti tra quarto e sesto inning di garauno, altri 6 nelle stesse riprese in garadue. Passando alla sfida emiliano-romagnola, Carlos Richetti, rilievo degli Athletics, forse si sarà ricordato di una vittoria simile ottenuta qualche anno fa quando indossava la casacca dei Pirati. Era la bella di semifinale scudetto (poi vinto da Rimini nel 2017) e la truppa di Paolo Ceccaroli battè la Fortitudo nonostante un numero esiguo di valide. E’ un po’ quello che è successo domenica mattina al Pilastro dove i padroni di casa hanno prodotto giusto un paio di validine, ne hanno subite 9 ma sono riusciti a vincere festeggiando il primo successo in serie A del giovane pitcher Nepoti. Ma la produzione offensiva di New Rimini non era stato un fuoco di paglia e infatti nella pomeridiana Erba Vita ha continuato a picchiare duro e questa volta il rapporto battute valide-punti segnati ha dato il risultato sperato.