Morto Juan Castro, leggenda del baseball cubano

Aveva 66 anni. Considerato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi è stato un pilastro della Nazionale caraibica. Aveva guidato le squadre di Pinar del Rio e Sancti Spiritus prima di sbarcare a Modena che allenò dal 1992 al 1998 e poi ancora nel biennio 2001-2002

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Juan Castro a Parma durante la gara Cuba-Portorico (Italia, Mondiali 1988)
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Il baseball cubano è in lutto. Juan Castro, ricevitore nativo di Pinar del Rio e uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, più volte campione nazionale e pilastro della Nazionale cubana in tutte le competizioni mondiali, è morto ieri a L’Avana a 66 anni, dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia.

Una grave scomparsa che tocca da vicino anche il Modena, squadra che aveva allenato dal 1992 al 1998 e poi ancora nel biennio 2001-2002: un arrivo che lascerà il segno nel baseball modenese per le doti tecniche e umane di “Juanito”.

Un’autentica leggenda, un’icona. “Era un grande giocatore di baseball e soprattutto un grande dietro la casa base. Ho avuto il privilegio di averlo ai Giochi Panamericani di Indianapolis del 1987 e ho apprezzato la sua maestria nel guidare il campo e nell’affrontare le giocate più complicate. Sono davvero molto dispiaciuto per la sua morte” ha detto al sito Cubadebate il numero uno della Federazione cubana di baseball, Higinio Vélez.

Era nato il 31 gennaio 1954 e all’apice della sua carriera, tra gli anni Settanta e Ottanta, è stato il ricevitore di stelle cubane come Rogelio Garcia, Julio Romero, Omar Ajete, Jesus Guerra e Faustino Corrales. DFopo aver smesso da giocatore, ha allenato a Cuba le squadre di Pinar de Río e Sancti Spíritus, prima di approdare a Modena in Serie A.

“Juan Castro è stato un grandissimo ricevitore, per me il più forte di tutti i tempi. Non ne ho mai affrontato durante la mia carriera da giocatore un altro così. Una bravissima persona, sempre gentile, ho avuto modo di essere anche ospite a casa sua a Pinar del Rio. Addio amico mio” ha detto a Baseball.it Ruggero Bagialemani.