Nel Salone dei Carracci di Palazzo Segni Masetti, ospiti dell’Ascom Confcommercio, la FIBS ha presentato oggi a Bologna la stagione del baseball 2019. Bologna perché quest’anno sarà un po’ la capitale del baseball italiano – lo si è sentito dire più volte – avendo vinto sì l’anno scorso lo scudetto, ma soprattutto perché sarà sede prima della Coppa dei Campioni (assieme a Castenaso) e poi del Torneo di Qualificazione Olimpica (a metà con Parma).
Il presidente federale, Andrea Marcon, appunto, lo ha detto e ha proseguito sottolineando come Tokio 2020 sia essenziale, visto che non ci saranno per il batti e corri le Olimpiadi a Parigi 2024, “che giocare in casa è un vantaggio, ma una mancata qualificazione non sarebbe una tragedia”.
Annunciata la continuazione del rapporto con l’AISLA sulla divulgazione di cos’è la SLA, dopo che l’allenatore della nazionale Gilberto Gerali e il capitano Alessandro Vaglio hanno parlato del programma azzurro in vista degli appuntamenti anche con l’Europeo oltre che con la Qualificazione Olimpica, il responsabile della comunicazione Marco Landi ha illustrato l’iniziativa di accoglienza al seguito della nazionale chiamata “Base Italia”, la nuova metodologia che sarà seguita nel settore dei media, con l’occhio più puntato sulla ricerca di nuovi contatti.
Quindi il vicepresidente De Robbio ha illustrato gli impegni delle nazionali giovanili, ed è stato sottolineato l’ingresso a pieno titolo del Baseball per ciechi nella federazione. Prima di tornare sull’argomento A1.
Marcon ha ricordato come al play ball mancherà Rino Zangheri, anima per 45 anni di un Rimini adesso sparito lasciando il campionato a sole sette squadre. “Non è quello che cercava la federazione – ha detto il presidente –, l’allargamento è indifferibile e ci siederemo attorno un tavolo subito per programmare l’anno prossimo, con i club storici del massimo campionato e con quelli della serie A2 per trovare la soluzione che possa accontentare tutti”. Tutti dicono che bisogna giocare di più – il concetto espresso dal presidente federale – poi quando si tratta di decidere saltano fuori i no proprio da parte delle società.
Gilberto Gerali infine, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha chiarito come si stiano cercando rinforzi per la nazionale negli Stati Uniti, in particolare lanciatori, ma anche un esterno e un forte battitore. Non è facile però fra problemi dei calendari dei loro campionati e intoppi burocratici per recuperarne il passaporto. Il nocciolo della squadra azzurra su cui punta ora è quello dei giocatori andati in Arizona il mese scorso.
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