Serie A1 ancora in alto mare

Certi l'obbligo dei quattro AFI compreso il lanciatore, le due partite nell'eventuale seconda fase e i tre visti. Se le iscritte saranno 10 o meno sarà girone unico con semifinali e finali

Riunione interlocutoria anche quella di ieri sera fra federazione e aventi diritto alla serie A1 2019. D'altra parte non poteva essere che così, con le iscrizioni al campionato che si chiudono il 30 novembre e il termine per le richieste di ripescaggio che scade il 15 dicembre, nonostante le rinunce già ufficializzate da parte del Padova, del Padule e dei neopromossi Redskins Imola.
Nella sostanza, è stato detto – come da proposta preventivamente inviata alle società – che anche l'eventuale pool scudetto sarà su due partite settimanali, come la prima fase, e non su tre, che saranno tre (e non due)i visti a disposizione per ogni squadra relativi ai giocatori non comunitari, che ci sarà una sola retrocessione alla serie A1 e senza più i playout tra penultima e seconda della serie cadetta.
L'obbligo di quattro giocatori AFI nel lineup, tra cui il lanciatore, è passata a maggioranza relativa, ma con da decidere se nella prima o nella seconda partita, cosa che sarà fatta in occasione della Consulta Generale del prossimo 18 novembre.
E' stato anche ribadito l'obbligo del campo illuminato e dei materassi protettivi per potersi iscrivere alla massima serie.
Quanto alla formula però è stato deciso, di comune accordo tra società e federazione, che la formula con prima e seconda fase a gironi e serie finale sarà applicata solo nel caso che siano 12 le squadre iscritte, mentre se le partecipanti saranno 10 o meno il campionato sarà a girone unico con andata e ritorno con le prime quattro qualificate ai playoff che si giocheranno con semifinali e finali al meglio delle 5 partite.

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