La Fortitudo inguaia la T&A

Poker stagionale della capolista contro San Marino che per la terza volta si arrende di un solo punto

La Fortitudo non si ferma, neppure dopo aver conquistato matematicamente i play-off. La capolista passa a San Marino (2-3) vincendo la terza partita di un punto contro la T&A dopo le due del girone d'andata. Alla fine è decisiva la legnata di Beppe Mazzanti al sesto inning, ma pesano anche un errore di Babini al settimo e la solita incapacità di creare punti da parte degli uomini di Chiarini nonostante il conteggio finale delle valide sia decisamente favorevole ai titani.
La T&A la sblocca in apertura con il doppio di Ferrini e il singolo di De Wolf. Rivero poi sale di tono, Quevedo concede le briciole al line-up felsinero e si arriva al sesto inning. Aperto dal singolo di Nosti, poi bunt di Moesquit e "kappa" Flores. Base intenzionale a Marval e tre ball su Mazzanti che sembrano far capire che Quevedo non ha tanta voglia di giocarselo. Invece dopo uno strike, la palla del partente sammarinese è invitante per Peppone che spara un doppio da 2 punti.
San Marino reagisce, ma il doppio gioco su Reginato spegne gli ardori. Al settimo l'errore di Babini su Vaglio è pesante perché la valida di Maggi vale l'1-3 e rende vano il solo-homer di Reginato all'ottavo su Brolo che al nono incassa pure il doppio di Pulzetti, ma fa battere in diamante Avagnina e Ferrini.

Informazioni su Carlo Ravegnani 268 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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