San Marino, rischio retrocessione

Perez rovina la one-hit di 7 inning di Maestri, la T&A perde con l'Heidenheim e domani si gioca la salvezza con l'L&D

Vincere aiuta a vincere si dice. Ma il problema è che perdere aiuta a perdere. La difficilissima stagione della T&A San Marino prosegue maldestramente anche in European Cup dove domani i titani giocheranno addirittura per non retrocedere una sfida pazzesca contro l'L&D Amsterdam travolto dal Brno (pitcher partente sarà Quevedo).
Sembra assurdo ma è così, come sono stati sovvertiti tutti i valori in un line-up dove hanno battuto come "fabbri" De Wolf a oltre .700 di media, Lupo e ha tenuto una buona media anche Babini, mentre sono mancati gli acuti di Colabello, Bermudez e Reginato. Oggi contro l'Heidenheim sembrava una tranquilla partita di fine Coppa per la squadra di Mario Chiarini, con un Maestri assoluto dominatore del monte, autore di una no-hit di sei inning e di una one-hit al settimo (e 10 strike-out).
Proprio la valida al settimo, un doppio, è costato il primo punto, ma il tabellone segnava un comodo 4-1 per la T&A. I guai sono iniziati quando sul monte è salito Perez: invece di traghettare la squadra alla vittoria, il rilievo ne ha combinate di tutti i colori, subendo i 4 punti del sorpasso tedesco all'ottavo (4-5) e pure il solo-homer di Lutz dell'allungo al nono (4-6).
Un acuto quest'ultimo che ha reso vano il fuoricampo, sempre da un punto, dello scatenato De Wolf, con la partita che si è chiusa con lo strike-out subìto da Bermudez.

Informazioni su Carlo Ravegnani 268 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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