Ai Pirati bastano tre inning

I campioni d'Italia al debutto archiviano in fretta la pratica Rouen Huskies: 12-5

Il manager del Rouen Huskies forse non aveva preso le informazioni giuste su Alex Romero. Da oggi comunque avrà imparato a conoscerlo. Bastano tre giri di mazza dello slugger venezuelano, infatti e la partita inaugurale dei Pirati contro i francesi diventa una formalità. Fuoricampo da due punti al primo inning, doppio con rbi al secondo e singolo con altri due punti battuti a casa al terzo.
I suoi compagni lo appoggiano nel modo migliore, con Noguera sempre in base nei primi tre inning, quelli in cui Rimini archivia la pratica, Batista che piazza un paio di doppi e un Celli da 3/3. Troppa la differenza in campo, soprattutto con il bastone in mano, anche se Rouen prova a rendere dura la vita a Ruiz con 3 punti alla terza ripresa, unico momento di difficoltà del partente riminese tenuto in pedana per 78 lanci prima di lasciare il monte a Marquez e alla chiusura di Kelly.
In attacco, come detto, 4 punti in apertura, 1 al secondo e ben 7 in un interminabile terzo inning. Poi la partita si è spenta, con Lefevre che all'ottava ripresa si è tolto la soddisfazione di battere un fuoricampo da 2 punti per il definitivo 12-5.
Domani l'asticella si alza per i campioni d'Italia che sempre alle 13 affronteranno i tedeschi dell'Heidenheim che oggi hanno preso a pallate il temuto pitcher dell'L&D Amsterdam, Heijstek ma sono stati sconfitti 4-2.

Informazioni su Carlo Ravegnani 268 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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