Padova, parole d’ordine: “convinzione e determinazione”

Alla vigilia del playball 2018, l’analisi della squadra di Bill Sandillo che ha già mostrato buone prestazioni nell'attività precampionato e infonde fiducia, illuminando le prospettive per la conquista di un posto nei play-off

Quello del 2018, ai nastri di partenza, sarà il quinto campionato consecutivo disputato dal Padova Tommasin Fondi Bombati nella massima serie del baseball italiano. E già questo avrebbe il sapore del "miracolo a Padova", visto il retroterra dal quale proviene l'esperienza del baseball. Quella terra patavina dove, solo fino a dieci anni fa, venivano disputati esclusivamente campionati regionali di serie C e qualche "avventuroso campionato" di alcune squadre giovanili, quasi improvvisate. La fine di questo primo lustro sarà l'occasione per fare un bilancio dell'attività finora svolta, a fronte delle risorse impegnate e dei risultati conseguiti.
Ma per la prossima stagione certamente nulla può essere recriminato al Presidente "paròn" Bobo Tommasin, sempre coadiuvato dal suo vice Marco Flores D'Arcais, per l'impegno profuso e per lo sforzo economico letteralmente "messo sul piatto" per organizzare una squadra competitiva che, a suo dire, "possa farci divertire giocando un buon baseball e possa dar quanto più possibile del filo da torcere alle grandi squadre veterane, puntuali conferme di successo in ogni campionato". In ogni caso, l'obiettivo dichiarato della Società è la conquista della qualificazione ai play-off, obiettivo raggiunto dal Tommasin Padova nel 2015, alla sua seconda stagione di presenza nell'allora campionato IBL.
Per l'appuntamento della prima giornata contro l'UnipolSai Bologna il manager statunitense Bill Sandillo potrà finalmente contare sulla disponibilità dell'intero roster, con l'arrivo in Italia previsto per oggi del terza base Josè Hidalgo e del pitching-coach Omar Bencomo.
Rispetto agli anni precedenti, l'attuale formazione è caratterizzata dalla presenza di giocatori con maggior e provata esperienza, vuoi per le riconferme dei "veterani padovani", vuoi per la mirata campagna acquisti, che ha introdotto nel diamante ben 9 nuovi giocatori, che hanno bilanciato le partenza di alcuni preziosi "ex", uno su tutti Beppe Sciacca, che tanto ha contributo, con la sua lunga militanza nel Padova, alla crescita ed al radicamento del baseball nel territorio. Tuttavia, la recente defezione del neo acquisto Sherman Lacrus, rientrato repentinamente in patria per motivi personali, non tranquillizza ancora il "management" patavino, ancora impegnato nella ricerca di un sostituto per un ruolo di esterno che, oltre a garantire la massima copertura difensiva, possa costituire una temibile pedina in grado di impensierire seriamente tutti i lanciatori delle squadre avversarie. E l'identikit di una tale figura potrebbe corrispondere esattamente nello stesso Sciacca, pronto ad un probabile rientro a Padova, dopo il ritiro dal campionato A2 del Paternò Red Sox.
Per quanto riguarda l'assetto della squadra in campo, potranno alternarsi sul diamante Raffaele Medoro ed Elia Marinig nel ruolo di ricevitori, per il campo interno si potrà contare su Luca Martone, Carlos Perdomo, Josè Hidalgo, Marco Sandalo, Andrea Sanson, mentre per il campo esterno saranno a disposizione Andrea Berini, Federico Calvo, Lesther Galvan, Alexander Russo, tutti coadiuvati dalla presenza del loro "capitano" Filippo Pacini, unico padovano DOC. che, come nelle stagioni precedenti, anche quest'anno si conferma efficace "jolly" in grado di ricoprire qualsiasi ruolo difensivo, nonché temibile mazza in attacco.
Sul monte di lancio, oltre alla riconferma dei giovani italiani Simone Bazzarini, Enrico Crepaldi, Diego Fabiani e Rocco Tebaldi, è stato ritenuto molto utile anche l'innesto del più navigato Roberto Corradini. Di ampio respiro le aspettative per i nuovi lanciatori stranieri Michael Click e Yohan Pino e del comunitario Marc Andre Habeck.
E proprio sulla potenzialità del monte di lancio patavino, il catcher Raffaele Medoro, in quanto "persona direttamente informata sui fatti", ha espresso la propria convinta valutazione positiva nei confronti dei nuovi acquisti stranieri e non, riconoscendo certamente nella figura di Yohan Pino un elemento di spicco che, considerati i suoi trascorsi nella "Major", potrà rivelarsi cruciale per tutta la squadra e punto di riferimento per i lanciatori nostrani. Così come, è chiara la convinzione che anche dal box di battuta, dopo le lacunose prestazioni delle passate stagioni, quest'anno si potranno cogliere prospettive migliori, non solo per la presenza di atleti quali Galvan, Perdomo e Russo, ma anche per la consapevolezza che, grazie alla dura preparazione svolta durante tutto l'inverno, con la supervisione dell'hitting-coach Francesco Aluffi e del preparatore atletico Denis Paoletto, le prestazioni personali di tutti i giocatori dovrebbero garantire una continuità "di rendimento" con risultati molto efficaci per il conseguimento degli obiettivi prestabiliti.
Nel complesso la squadra è apparsa molto affiatata sin dalle prime partite giocate finora e cruciale è stata la gestione del manager Sandillo, che ha alternato in campo i vari atleti sfruttando al massimo le loro caratteristiche tecniche in relazione alle esigenze espresse dal gioco, sempre confermando la propria fiducia verso i più giovani, per i quali rivolge costantemente un'attenzione particolare, consapevole di poter contribuire favorevolmente alla loro costante crescita tecnica ed atletica.
Nello staff dei coach a disposizione di Sandillo ritroviamo anche quest'anno gli inossidabili Gianni Boldrin e Mauro Paparone, coadiuvati efficacemente da Florean Bartolo, tutti sempre supportati, sotto l'aspetto organizzativo, da Flavio Gasparella e da Annamaria Falconi.
Quindi, alle soglie di inizio campionato, qui a Padova appaiono ben fondati gli auspici di poter disputare un campionato ai massimi livelli, con all'orizzonte prospettive molto luminose, e dominano forti nell'umore degli atleti motivazioni caratterizzate da "determinazione" e "convinzione": queste le parole d'ordine alle quali si ispirerà costantemente ognuno dei giocatori patavini.
Resta solo da incrociare le dita per rafforzare la speranza che gli infortuni agli atleti e le criticità dell'impianto sportivo, diversamente da come accaduto nella scorsa stagione, non coinvolgano quest'anno la squadra padovana, consentendole di disputare un campionato sereno e nelle condizioni ideali per poter esprimere al massimo la propria potenzialità.
E proprio con lo sguardo rivolto al futuro, sarà di buon auspicio per la Società e per il Presidente Tommasin l'imminente nascita del suo secondo nipote, previsto in concomitanza con l'avvio del campionato. Per il nascituro Simone, che accompagnerà il fratello Tomàs, è sicuramente garantito l'augurio di benvenuto da parte di tutta la Padova del baseball.

IL MERCATO 2018

LE PROBABILI FORMAZIONI

Informazioni su Andrea Zuin 6 Articoli
Padovano, è uno scorpione del 1961; nasce infatti il 26 ottobre. Architetto, svolge da libero professionista attività di progettazione e direzione lavori. Ex-giocatore di baseball, ha mantenuto il suo interesse per questo sport e segue assiduamente, da tifoso e sostenitore, le alterne vicende delle squadre locali. Suo figlio Alessandro milita nelle squadre giovanili del Padova RedHawks, circostanza questa che gli permette di frequentare con piacere le gioviali compagnie costituite da genitori, amici ed appassionati che gravitano nel "giro del baseball", ambiente nel quale si coniugano efficacemente impegno sportivo e divertimento. Pur non avendo svolto alcuna attività giornalistica, si è reso disponibile a collaborare con Baseball.it da Padova per esprimere le suggestioni ed emozioni di "tifoso-appassionato" e contribuire alla diffusione del baseball.

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