Allargamento? No, grazie!

Una bocciatura oggettiva dell'idea di Marcon. Perché non prendere atto della realtà? Invece ci viene detto che dal 26 gennaio si penserà a come "allargare" per il 2019

La bandiera dell'allargamento del massimo campionato di baseball ha sventolato solo un autunno. Ammainata alla data di scadenza prima delle iscrizioni e poi dei ripescaggi. Non 12 squadre, non dieci, e sperando che non ci sia una qualche rinuncia dell'ultima ora.
Le due partite in un giorno concesse alle neopromosse per due anni hanno solo permesso di avere ancora fra le partecipanti il Padule. Non hanno convinto neppure le aventi diritto emiliano-romagnole (Imola, Castenaso, con Nanni ad allenare e Infante in campo, Collecchio) – alla faccia dell'altrettanto sbandierato "diritto sportivo" – che pure avrebbero avuto metà delle trasferte a portata di bicicletta. E non è stata neppure una sconfitta contro le "otto (sette, sei sorelle". Senza l'obbligo del campo illuminato si sarebbe arrivati a nove con Paternò! E la differenza fra una serie e l'altra è il numero degli stranieri.
Dal sito internet della FIBS il presidente Marcon tuona "Già dalla seduta del 26 gennaio, il consiglio federale prenderà definitivamente in mano la ristrutturazione complessiva dell'attività per arrivare nel 2019 al necessario allargamento, che non può essere rinviato ulteriormente. Lo faremo tenendo conto di parametri oggettivi e in grande considerazione il diritto sportivo: non è più possibile proseguire con un sistema in cui una squadra tenta ogni anno di scegliersi il campionato cui iscriversi". Non sarebbe più semplice prendere atto del fatto che c'è un gruppetto di club (cinque, sei, sette?) a cui stava bene l'IBL com'era, e un'altra ventina di società a cui stava e sta più o meno bene una serie A com'è, magari senza farla diventare A2?
Il cambiamento per cui ha, indubbiamente, votato l'assemblea del novembre 2016 era per altro che un ridicolo cambio di nome: da IBL e Serie A1! E neppure quello dei comunitari equiparati a tutti gli effetti ai giocatori italiani!

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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