Rosario-Bertagnon, ai Pirati il primo round

San Marino in grossa difficoltà contro il partente riminese e affondato da una valida del catcher al quinto inning

Rimini vince la quarta partita consecutiva in trasferta in questi play-off e si porta in vantaggio 1-0 nella serie tricolore. Dopo i tre blitz a Bologna ecco quello sul Titano per la squadra di Paolo Ceccaroli che ha avuto in Josè Rosario l'assoluto protagonista della vittoria. Il partente dominicano dei Pirati è salito nettamente di tono nei play-off e dopo una convincente prestazione nella bella del Falchi, si è ripetuto in garauno a San Marino. Il suo allenatore l'ha tenuto sul monte praticamente per sette inning completi, una distanza che Rosario non aveva quasi mai toccato nella sua avventura italiana. Quando è uscito il suo conto lanci segnava 106, con un'altissima percentuale di strike e tutta la batteria del suo repertorio, cambio in testa, che ha permesso al line-up sammarinese di battere appena tre valide e tanti "campanili" facili prede dei guanti riminesi.
Sull'altro fronte Quevedo è stato quasi perfetto per quattro inning dove ha concesso realmente solo un doppio a Zappone, perché la battuta che ha portato in seconda Vasquez, nell'inning d'apertura (poi fulminato in terza) non è altro che una palla battezzata male da Ermini. Poi al quinto il partente di Nanni ha piegato le ginocchia. Tutto è nato da un ottimo turno di Celli che dopo aver incassato i primi due strike, seguiti da tre foul di fila, ha ricevuto quattro ball da Quevedo. Al resto ci ha pensato il turno medio-basso dei Pirati: dal bunt di Zappone, al singolo di Malengo e soprattutto alla valida di capitan Bertagnon che ha portato 2 punti a casa, sparigliando di fatto il match. Con un Quevedo in evidente difficoltà, molti si aspettavano che San Marino aprisse il suo munito fortino di lanciatori, invece Nanni al sesto riparte da Quevedo, almeno fino a quando si ritrova con Vasquez e Garbella agli angoli.
Qui il cambio è inevitabile e Nieve frena l'emoraggia togliendo la T&A da una situazione intricata e dando nuove speranze ai padroni di casa. La sua dritta fa male, su otto eliminati sei finiscono al piatto. Il guaio per i titani è che l'attacco stenta contro Rosario che dopo 106 lanci lascia il monte a Hernandez. Che incassa un punto all'ottavo quando concede il singolo a Ferrini poi spinto a casa dalla legnata di Reginato che buca il guanto di Infante. Ma è l'unico segnale di risveglio di San Marino che perde l'imbattibilità nei play-off e lascia strada ai Pirati. Bravi a sovvertire il pronostico nella partita inaugurale, quella che i pronostici della vigilia assegnavano alla T&A, per lo stato di forma di Quevedo e la profondità di un monte che ieri ha visto Ascanio a riposo. In una serata da 5 valide a testa e da un errore per parte, il classico dettaglio ha fatto la differenza, materializzato nella mazza di Bertagnon. Stasera si replica a San Marino, con la sfida tra Florian e Richetti. E' già tempo di conferme o esami di riparazione.

Il tabellino

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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