Lo Steno Borghese ha il suo tariffario. Dopo settimane di attesa è arrivata la delibera n. 14 del 13 febbraio 2017 da parte dell'amministrazione comunale di Nettuno che svela, finalmente, quanto si dovrà sborsare per l'utilizzo dello stadio. Questo dopo che nelle scorse settimane il Comune aveva ripreso possesso dell'impianto, e dopo che inizialmente si era vociferato di un adeguamento alle tariffe Coni, a prima vista estremamente convenienti per l'utilizzo da parte delle società utilizzatrici. Nel caso dello Steno Borghese parliamo del Nettuno Baseball City in Ibl, fatto salvo che poi nel frattempo ci sono altre due richieste di iscrizione alla A Federale.
Ebbene, per ogni singola partita la società utilizzatrice dovrà pagare 250 euro, mentre per quanto riguarda gli allenamenti sono stati individuati due turni, uno antimeridiano dalle 8 alle 13,30 e un altro pomeridiano dalle 14 alle 19,30. In questo caso, per ogni singolo allenamento, si dovranno sborsare ulteriori 50 euro.
Al netto delle spese, questo va detto e chiarito. Perché per ora è stato previsto un rimborso forfettario di 20 euro per le attività diurne e relativo alle utenze elettriche ed idriche, in attesa che venga istallato un sistema di misurazione dei consumi effettivi. Cifra che ad esempio farebbe salire il costo del singolo allenamento a 70 euro. Per le partite invece si andrebbero ad aggiungere ai 250 euro di cui sopra i costi di consumo dell'elettricità dell'impianto di illuminazione (non propriamente a buon mercato). Non solo, va versata una cauzione di 1.000 euro sull'utilizzo del campo, e di 2.000 sulle utenze elettriche. Il campo andrà poi prenotato presso l'Ufficio Economato il martedì ed il giovedì, con versamenti in anticipo di almeno due mensilità per le prenotazioni.
Anche effettuando un preventivo di spesa per l'intera stagione, è difficile stabilire con precisione se siano esose o convenienti. Potrebbero ricadere in quest'ultima ipotesi se l'impianto fosse in perfetto stato, ma non lo è ed i recenti lavori di sistemazione del manto erboso ne sono la dimostrazione. Dal primo taglio di ripristino ad opera della municipalizzata Poseidon, che ha fatto poi terminare l'opera ad una ditta di Latina, sino al passaggio (per via di un accordo tra sindaco e Nettuno Baseball City) ad un'azienda locale specializzata proprio in terreni sportivi. L'impianto non è in buono stato e lo “ammette”, per così dire, il testo della stessa delibera di cui il tariffario ne rappresenta l'allegato.
Si legge infatti “che attualmente non vi sono risorse economiche disponibili per poter procedere alla manutenzione straordinaria dello stadio e che nella determinazione della tariffa non può prescidersi da ciò, ma al tempo deve garantirsi in favore dell’ente una redditività – al netto delle somministrazioni – parametrata a quanto determinato dal Commissario Straordinario con deliberazione n° 16 del 22/03/2016 con riferimento all’onere per l’utilizzo di tale impianto, da intendersi esso quale minimale”. Considerando anche, si legge subito sotto, “che lo sport del Baseball è divenuto patrimonio culturale della Città”.
Di fatto, non si vogliono (o si vorrebbero) mettere i bastoni tra le ruote alla principale attività sportiva della città, ma questa non deve rappresentare nemmeno un onere per le casse comunali, e se poi ci scappa anche procurare un guadagno. E, come accaduto spesso negli ultimi tempi, c'è da capire come si evolverà la situazione. Perché la richiesta di iscrizione di altre due formazioni di Nettuno al campionato di A Federale finisce per rendere la cosa ancora più complicata da gestire. Ci saranno delle priorità da rispettare, ad esempio la precedenza da dare alla squadra in Ibl? Oppure varrà la regola del “first come first serve”, chi prima arriva (alla prenotazione) meglio alloggia, che getterebbe tutto nel caos completo? Staremo a vedere.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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