
Seguendo la filosofia di Bill Gates – "se non puoi batterlo, compralo" che poi era poco più di una citazione di Giulio Cesare – la Fortitudo, dopo aver pianto più di una volta contro Roberto Corradini da avversaria, se ne è assicurata i servigi per il campionato 2017. Quanto meno non sarà più dall'altra parte. Perché la serie scudetto del 2010 in particolare, ma non solo quella, è difficile da dimenticare: completa-shutout in gara tre al Falchi.
Destro, classe 78, nato nel San Martino Buonalbergo, nelle ultime stagioni è stato utilizzato prevalentemente come rilievo. Una carriera fin qui fatta di 632 partite nel massimo campionato italiano (dal 2014 al 2011 col Parma e dal 2012 al 2016 col Rimini), con un bilancio di 74 vinte e 43 perse, e 13 salvezze.
Con la nazionale italiana ha partecipando al World Baseball Classic 2009, ai Mondiali del 2007, all'Europeo del 2010, per un totale di 23 presenze in azzurro a tutto il 2015.
L'anno scorso Corradini ha chiuso la regular season con un pgl di 3.98, in 20.1 riprese, con 2 vinte e 1 persa in 10 presenze da rilievo. Nel girone di semifinale 4.2 inning in 2 partite, senza punti a carico. In finale, contro appunto l'UnipolSai, una vittoria e nessuna sconfitta su tre gare disputate, con un pgl di 1.35 in 6 riprese e 2/3.
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