
Inizia l'avventura europea dell'Italia di Mazzieri. Oggi pomeriggio, alle 15, contro la Grecia, sul "campo uno" di Hoofddorp. E non sarà facile, cercar di riprendersi quel titolo continentale vinto nel 2010 e 2012, dopo il dominio olandese negli anni dal 1999 al 2007, e che gli Oranje hanno fatto di nuovo loro a Brno nel 2014.
I favoriti sono quelli del "Kingdom of the Netherlands", imbattuti da non so quanti incontri, anche senza qualcuna delle loro stelle. Gli azzurri ha il girone, dei due, teoricamente più facile ed è impossibile pensare, almeno sulla carta, a un non passaggio al secondo turno, al quale accedono le prime tre fra Belgio, Croazia, Francia, Grecia, Spagna e, appunto, Italia. Importante però è vincere il più possibile anche nella prima fase, perché i risultati con le altre che passano il turno valgono nel successivo "super round" di semifinale, e di conseguenza qualunque passo falso rischia di valere doppio. E alla partita decisiva di domenica 18 bisogna arrivarci. Il fatto che poi nella seconda fase giovedì 15 settembre si giochi subito prima contro prima, due giorni prima della finalissima, potrebbe essere un piccolo aiuto, relativo.
Perché l'Italia è in Olanda con la miglior formazione che le è possibile mettere in campo oggi, anche se qualche critica sulle convocazioni e le esclusioni c'è stata. Questa però è la realtà: Ambrosino a parte, i tagliati dopo l'Italian Baseball Week contro Spagna e Repubblica Ceca hanno battuto uno "zero su". E Mazzieri ha bisogno di mazze. Ma ancor più è corto a lanciatori: anche con Da Silva aggregato sul posto, ha dovuto accollarsi il "rischio Lugo".
A questo proposito, in prospettiva, il discorso si allarga. In attesa dei Pomponi, dei Corsino, degli Acerbi (e non rinunciando a partecipare al mondiale Under 23 o andando a quello Under 18 in Giappone, o magari pure all'Europeo Under 21 che poteva servire a fare punti per il ranking mondiale) un possibile aiuto all'allenatore della nazionale maggiore sarebbe stato quello di riservare una delle tre partite del campionato IBL appena concluso al lanciatore italiano di passaporto ma non Asi. I club non lo hanno voluto, la federazione non lo ha imposto, per il 2016, quando in programma c'è il Campionato Europeo. La cosa dovrebbe andare in vigore dall'anno prossimo, quando in programma non ci sarà nulla. Comunque prima del campionato 2017 ci saranno essere le elezioni federali. Potrebbe cambiare tutto. Nel caso però è meglio dire prima una cosa, per evitare che delle regole fatte male ci si accorga sempre dopo averci sbattuto conto. Le tre partite, con una aperta al lanciatore straniero senza vincoli, una obbligata al lanciatore Asi e una appunto con sul monte quello che una volta era chiamato l'oriundo, nascerebbero con lo scopo detto prima. Avere una decina di pitcher in più sottomano per chi dovrà mettere in campo l'Italia (che non è detto sia Mazzieri). Di conseguenza, nel caso del lanciatore dovrà essere tolta l'equiparazione al "non-Asi" del giocatore con passaporto europeo. Perché pare ci sia già chi ai cosiddetti "passaportati" sta pensando in questo modo, e non solo per quelli che già quest'anno c'erano.
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