Prima quello a due gironi con dentro il Godo, poi quello con il Novara, adesso il girone unico a sette squadre, e speriamo che così l'IBL 2016 sia fatta e finita. Andata e ritorno, semifinali e serie-scudetto al meglio delle sette partite; inizio il week end dell'8-9 aprile, seconda fase a partire dal 28 luglio, finali dall'11 al 21 agosto.
Detto questo si impongono alcune considerazioni. E' un campionato zoppo. Brutto. Vero. Però, primo: a questo punto, dopo che a Nettuno, finalmente, hanno deciso di unire le forze sotto la bandiera del Nettuno City, alternative non ce ne erano. Secondo, sperando che l'accordo sul litorale laziale sia stato fatto bene e regga, meglio il girone unico che una prima fase coi due gironi e l'intergirone.
Detto questo però bisogna guardare subito avanti e vedere cosa bisogna cambiare perché le situazioni degli ultimi anni non si ripetano. Non può essere che il massimo campionato non trovi un numero di aspiranti almeno pari al numero per cui sarebbe stato pensato. Vuol dire che c'è qualcosa che non quadra. Ci deve essere almeno una squadra in più che preme per entrare, costringendo chi è già dentro a far le cose come si deve per non essere messa fuori. Questo invece oggi manca. Perché?
Questione di costi? Può darsi, anche se poi magari c'è chi spende centinaia di migliaia di euro in un campionato inferiore per poi sparire. L'impegno delle tre partite in tre giorni? Forse. Sia come sia, è indispensabile rimediare. E occorre ragionarci sopra subito: oggi e non domani.
A questo proposito non sarebbe male, visto che l'attuale consiglio federale è in scadenza naturale nei prossimi mesi, che si andasse il prima possibile alle elezioni, dando modo così ai candidati di confrontarsi su un tema fondamentale per il baseball come questo e a chi vince di lavorare con più tempo davanti per il 2017.
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