A Bologna una sola idea: "Chasing the star"

Per l'UnipolSai lanciatori da decidere all'ultimo momento. Fleming o Rivero il dilemma di questa sera. Per Nanni meglio le sette partite in dieci giorni che la serie diluita su tre fine settimana

Il difficile viene adesso, per l'UnipolSai: confermarsi nella serie-scudetto dopo un campionato praticamente dominato nella prima e nella seconda fase. Tre vittorie su tre proprio contro la stessa avversaria che avrà di fronte da domani sera per giocarsi in, massimo, dieci giorni la conferma dello scudetto che ha sulle maglie e che sarebbe quello della stella.
Con Marco Nanni partiamo dicendo che è un'intervista senza domande, perché tanto se ha infortunati, oggi, non ce lo dice, e di rotazioni di lanciatori da un po' non vuol sentir parlare. E lui ci smentisce subito, facendoci il quadro della situazione infermeria:
"Guillermo Rodriguez non è completamente recuperato, ma è una finale, e giocherà. De Santis (alle prese con una tonsillite – n.d.r.) sta abbastanza bene, si è allenato, c'è sempre questa incognita legata all'assunzione degli antibiotici. Non è in superforma, ma salvo situazioni strane il partente deputato per gara-due è lui. Gli altri tutti abili e arruolati".
Insistiamo nel non chieder di far nomi riguardo agli altri partenti e parliamo di tattiche riguardo al monte, possibili per i bolognesi, in linea generale. Vincere la prima, più che mai?
"Assolutamente".
Quindi, ipotizzando, solo per esempio, un Fleming in gara-uno, potrebbe esserci un Rivero sulla pedana lo stesso in caso di partita stretta?
"E' una possibilità. I quattro giorni di recupero per un lanciatore sono i tempi canonici in tutto il mondo".
Quanto a De Santis, sempre in teoria, due partenze nella serie per lui, o una?
"Forse per gli italiani una rotazione a quattro giorni può non essere sufficiente, quindi dipende dai lanci effettuati: con 90/100 potrebbe essere meglio non rischiare, con 50/60 magari no".
Per finire a proposito dei pitcher, quanto pensi a una eventuale settima partita quando scegli per gara-uno?
"Diciamo… un 5{b794b14b65fd14fbca9612a27b60c6c9272fb732b33120ab69b6b1b28461290a}. Bisogna mettere sempre in conto tutto, poi però il fondamentale è vincere la partita che stai per giocare o stai giocando"
Fuori dalle problematiche legate alle tattiche, meglio la finale il dieci giorni di quest'anno, o quella in tre settimane come l'anno scorso?
"Decisamente questa. Minore lo stress da gestire. Meno tempo per pensarci. Si gioca, che poi è quello che noi siamo lì a fare".

Informazioni su Mino Prati 844 Articoli
Mino Prati, giornalista dal 1979, ha scritto di baseball per 'Il Giornale Nuovo', la 'Gazzetta di Bologna', 'Stadio', 'Tuttobaseball' e 'Baseball International' e 'Agenzia ANSA' e 'Il Resto del Carlino', oltre ad essere stato il curatore del sito BaseballNow. É stato anche direttore responsabile, a livello bolognese, di diverse testate tra cui 'Fuoricampo', 'Baseball Time' e 'Baseball Oggi', nonchè addetto stampa della Fortitudo Bologna. Ha lavorato per l'Ufficio Stampa F.I.B.S. Ha pubblicato l'Almanacco del Baseball, per la Nuova Sagip, nel 1980. Oltre che giornalista, vanta un'esperienza anche dall'altra parte "della barricata": ex-tecnico, dirigente di società, a livello di categorie minori praticamente da sempre (dal 1972) a Minerbio (in provincia di Bologna dove è stato uno dei fondatori della società), e come Direttore Tecnico nelle Calze Verdi Casalecchio (Serie A2-1991) prima e nella Fortitudo Bologna (Serie A1-1992/93) poi. Più volte eletto negli organismi locali della Federbaseball a livello provinciale e regionale. E' stato il Responsabile Editoriale di Baseball.It nel 2002.

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