Continuo, in parte, il discorso (vedi l'articolo: Cova, Parise, Lopez, Berg: chi farà vincere lo scudetto?). Gli esordi italiani dei quattro nuovi lanciatori stranieri scelti da UnipolSai, Rimini, Tommasin e T&A sono stati diversi.
Cominciamo da quello dalla squadra che ha iniziato il girone di semifinale con tre sconfitte, il Padova. Lopez fra i quattro era il meno titolato. Invece contro l'attacco più forte della prima fase ha lanciato da partente cinque riprese abbondanti di assoluta sostanza: 2 valide, 3 basi, 2 strikeout, nessun punto, in gara-tre. I patavini hanno perso dopo, con Calero sul monte. Dall'altra parte Cova, come rilievo di Rivero. Due singoli, appena entrato, sull'1 a 0, dai primi due battitori affrontati. Un singolo da Medoro in apertura dell'inning dopo, l'8°, un colpito, un lancio pazzo, due basi e due eliminazioni al piatto, prima di lasciare a basi piene e sul 3 a 2 il posto a Filippo Crepaldi, per la sua vittoria.
Anche nel derby della statale 72 lo scontro fra nuovi è stato diretto, in gara-due però.
Bene Parise, unico vincente: 5 inning, 4 valide sparse (fuoricampo da due di Vasquez al 3° con Santora in basse con quattro ball), 2 basi, 3 strikeout, 2 pgl. Male, malissimo Berg (e peggio forse Morreale, comunque). Per lui, che era il più referenziato, con i suoi tre anni (2009, 2010 e 2011: 162 partite) nei Cubs, 7 valide, 2 basi, nessuno strikeout, 4 pgl, nelle prime due riprese. Texas, bunt valido, base, volata di sacrificio, base, volata di sacrificio, singolo interno al 1°. Al 2°, dopo due eliminazioni in diamante, singolo, quindi doppi in successione da Romero e Mazzanti. Un debutto praticamente da incubo.
Alla luce di tutto questo, uno dice bene allora Rimini e Padova. Mica tanto! Perché a vincere due volte è stato il San Marino e soprattutto a vincerne tre è stata l'UnipolSai, conquistando un vantaggio già importante sulla terza dopo solo tre partite nella seconda fase. La squadra di Nanni ha mostrato, ancora una volta, carattere e carattere. Con due vittorie nel finale, quella di sabato dal 2 a 3 al 6 a 3 al 9°, quando il Padova era a un out dal risultato, anzi uno strike, su Vaglio. I veneti comunque daranno del filo da torcere anche ad altre. La T&A pure e con tanta potenza. Sotto 3 a 6 a metà 4°, nel terzo incontro, ha fatto tutto a forza di fuoricampo: uno di Francesco Imperiali e due di Duran, per un totale di quattro (con quello di Vasquez venerdì) nel fine settimana. Tanti quanti l'attacco sammarinese ne aveva firmati in tutta la regular season.
Al Rimini non è bastato mettere assieme la miglior media battuta della tripla giornata. Manca Corradini, e si sente.
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