Andrew Benintendi, vi presentiamo "Mister 400"

Il giovane esterno centro di Arkansas autore di una stagione da record con un sensazionale .415 di media battuta e 17 fuoricampo vuole portare i suoi Razorbacks alle College World Series di giugno

Nello sport in genere e nel baseball in particolare non è mai facile migliorarsi. Per questo gli incredibili risultati ottenuti dall'esterno di chiare origini italiane Andrew Benintendi in questo 2015 sono veramente da sottolineare. Al secondo anno in casacca Arkansas Razorbacks, Benintendi ha infatti conquistato il titolo di Player of the Year nella South Eastern Conference: il ragazzo di Cincinnati è stato così il primo giocatore di baseball nella storia dell'università cara all'ex Presidente Usa Bill Clinton a fregiarsi di questo riconoscimento.
Dopo la scorsa stagione in cui ha esordito con cifre discrete (.276 di media battuta, 1 fuoricampo, 27 rbi e altrettante presenze da lead-off), Benintendi ha seguito i consigli del suo allenatore Dave Van Horn e di tutto lo staff di Arkansas che lo volevano concentrato durante l'estate in sala pesi per guadagnare massa muscolare. Promessa mantuneta, Andrew è oggi uno dei migliori esterni dell'intero panorama NCAA nonché uno dei primi 40 prospetti per il prossimo draft MLB di giugno.
Van Horn ha dichiarato di averlo visto cambiato già durante i tradizionali training autunnali, finalmente riposato, molto più potente e convinto dei propri mezzi sottolineando anche che dei tanti giocatori allenati in carriera pochi hanno fatto in così breve tempo i progressi realizzati da Benintendi, a conferma della sua determinazione e della grande etica del lavoro di questo giovane atleta.
La stagione regolare 2015 NCAA si è appena chiusa e le cifre per l'esterno di Arkansas sono fenomenali: .415 di media battuta (sesto assoluto nel'intera NCAA), 51 punti battuti a casa, 17 fuoricampo (leader nella Southeastern Conference e quarto nell'intera nazione) ed un incredibile .771 di media bombardieri. Come se non bastasse Benintendi ha rubato 21 basi su 25 tentativi diventando uno dei due giocatori NCAA con più di 15 homers e 20 basi rubate in stagione. In difesa è una sicurezza con un solo errore ed una media di .989.
Il momento cruciale della stagione, dopo un buon inizio, è arrivato a inizio aprile quando Benintendi ha inserito l'overdrive aumentando la sua media battuta di 100 punti e risultando decisivo nella sorprendente vittoria dei suoi Razorbacks ("cinghiali") nella serie contro l'allora numero 1 nel ranking nazionale, Texas A&M. Cifre spettacolari: .444 di media nel box, 1 fuoricampo, 10 punti segnati e 3 rbi nelle quattro partite contro gli Aggies.
Arrivati a questo punto della stagione con i tornei di conference in pieno svolgimento se Arkansas riceverà (come sembra) l'invito a partecipare al torneo finale NCAA, Benintendi potrà continuare questa sua magica annata e mettersi ancora più in luce agli occhi degli scout MLB avvistati spesse volte quest'anno sulle tribune del Baum Stadium, fantastico campo di casa dei Razorbacks.

Informazioni su Andrea Palmia 148 Articoli
Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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