Derby europeo, si va alla "bella"

Rimini vince una incredibile gara2 (4-5), con tanti colpi di scena e un finale mozzafiato. Super Marquez sul monte, Capra piazza 11 strike-out ma pesano di più i 5 punti guadagnati. Infortunio per Macaluso.

 

Quando bisogna partire dalla fine. E' il 9° inning di gara2 della finale di European Cup, a Serravalle Rimini conduce 5-4 ma la T&A ha le basi piene (il pitcher pinch-hitter ma anche ex catcher Junior Guerra ha appena battuto valido regalando ai suoi la chance di vincere partita e Coppa) e un solo out con Jairo Ramos nel box. Corradini (terzo lanciatore della serata per i Pirati) entra e Ramos alza una volata corta all'esterno centro, Pulzetti dalla terza corre comunque verso il punto del pareggio ma l'assistenza di Zileri per Cit è precisa e Rimini può esultare, tirando un grosso sospiro di sollievo e portando la finale alla bella di stasera.

Eppure questo è stato soltanto l'epilogo di una partita folle, di certo non sponsorizzata dagli esteti (tante le topiche da una parte e dall'altra e non solo a livello di errori di score) ma caratterizzata dal vero pathos di una finale. E' successo tantissimo, compreso alcuni infortuni che hanno ormai ridotto ai minimi termini entrambe le squadre (Rimini aveva già perso Bertagnon). Proviamo ad andare con ordine. Intanto Rimini vince  sorretta da una magistrale prestazione sul monte del suo veterano Enorbel Marquez (oltre 130 lanci) e perché l'attacco riesce ad approfittare alla grande dell'improvviso black-out di Anthony Capra, quello che doveva essere l'asso nella manica per la T&A. Ma Rimini spreca malamente l'occasione per chiudere la partita (mancava soltanto di vedere Romero girare la mazza su base intenzionale) e regala di fatto 2 dei primi 3 punti di San Marino, che al 9° arriva a un niente dal completare una rimonta che avrebbe avuto del pazzesco sempre, tranne che in questa incredibile serata.

Dicevamo di Capra. Nel suo score ci sono 11 strike-out in 5 riprese, dei quali 7 sui primi 9 out per completare le prime 3 riprese. Magari l'arbitro slovacco è inizialmente un po' generoso sulle chiamate a casa base, sta di fatto che le mazze riminesi girano a vuoto nel vero senso della parola. Non che Marquez avesse fatto molto peggio fino a quel momento, ma la T&A era avanti 1-0 per una furbata di Mazzuca che al 2° approfittava di un'ingenuità del ricevitore Cit per andare a segnare il vantaggio. Al 4° però il mancino americano di casa (inattivo da qualche settimana) perde la zona (base a Santora e Zileri) e viene toccato da Romero con una valida interna sulla quale Persichina (l'altro rinforzo dell'ultimo momento) fa la frittata sbagliando l'assistenza in seconda (1-1). Rimini sente l'odore del sangue e Beppe Mazzanti scarica un legno dei suoi vicino alla recinzione all'esterno centro: è il doppio che vale il 3-1 Rimini prima che lo stesso terza base vada a pestare il piatto su lancio pazzo di un Capra improvvisamente franato (1-4). Non finisce qui perché al 5° i Pirati avrebbero la grande chance di seppellire la partita e invece spremono un solo punticino da una situazione invidiabile. Cit apre le danze con una valida a destra, Gomez fa il bis a sinistra e Capra non fa una bella figura sul bunt di Santora. A basi cariche e zero out, Zileri scova la volata a destra (1-5) ma sulla successiva base intenzionale chiamata su Romero, l'esterno venezuelano dei Pirati si allunga per battere ugualmente, consegnandosi a Persichina. E dopo l'intenzionale a Mazzanti, Chiarini resta al piatto. Al 6° San Marino accorcia grazie ad Albanese che spara un bel doppio a sinistra ma viene graziato dalla difesa riminese nel tentativo (riuscito) di raggiungere la terza: la valida di Macaluso fissa il 2-5.

Bindi si affida prima a Simone, poi a Cooper e Andreozzi, con il risultato di inchiodare i Pirati, ormai concentrati solo sulla difesa del vantaggio. Marquez chiude il 7° inning dopo un infinito duello con Albanese e all'8° entra Escalona ma l'impatto del rilievo mancino è tutt'altro che positivo. Avagnina, Ramos e Mazzuca battono valido, sul singolo del prima base  però Macaluso (in base per scelta difesa) si fa male girando la terza e in qualche modo si trascina verso casa base, ma sarebbe nettamente out se Gomez non sbagliasse clamorosamente l'assistenza a Cit (3-5). Macaluso esce a braccia (già in precedenza Pantaleoni era stato sostituito dal claudicante Reginato) ed Escalona esce dalla fossa eliminando Persichina e Imperiali. Bindi non ha più giocatori di posizione e deve inventarsi Cubillan esterno centro eppure al 9° ecco la chance per la clamorosa rimonta. Escalona va su due strike ma si perde prima Morreale (base) e poi Pulzetti (colpito). Catanoso ricorre a Corradini, Albanese piazza il bunt e Avagnina si prende l'intenzionale. A basi cariche arriva Guerra, la cui linea buca il guantone di Mazzanti e batte a casa il 4-5. Poi il finale mozzafiato già raccontato. Ci si gioca tutto alla bella.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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