Rimini, 10 anni dopo è di nuovo finale per l'Europa

Successo di squadra per i Pirati a Barcellona. Marquez la stella di un mound di granito che zittisce per due volte il Kinheim insieme a una difesa impeccabile e un box concreto nei momenti topici

Dieci anni dopo, Rimini potrà riprovare a salire sul trono europeo che manca in via Monaco dal 1989. Da quei maledetti bunt su un Martin Sanchez peraltro eccezionale ma che consentirono al Neptunus Rotterdam di vincere allo Stadio dei Pirati una Coppa che pareva ormai neroarancione. Dal giugno 2003 al giugno 2013. In comune c'è un'altra squadra olandese, stavolta il Kinheim. Ma c'è anche Barcellona, proprio dove la squadra del "Pres" Zangheri vinse il suo ultimo alloro continentale. E' stata una settimana europea esaltante quella giocata dal nove di Chris Catanoso. Cominciata con un successo sudatissimo ma meritatissimo (1-0 all'11°) proprio contro i campioni d'Olanda guidati in pedana dalla stella David Bergman e terminata con il bis ai danni dello stesso Kinheim (6-2).

Rimini vince il girone di Barcellona e ottiene il pass per la finale di agosto (il 3 si gioca al "Falchi" la gara di andata) grazie soprattutto alla tenuta del suo monte. Corto sì, ma di altissima qualità. Su tutti Enorbel Marquez, autentico protagonista della settimana catalana. Vittoria al tie-break il martedì sugli olandesi, salvezza il mercoledì e il giovedì contro Barcellona e Rouen Huskies. Infine la ciliegina sulla torta, la vittoria nella "semifinale" tirando giù la saracinesca per gli ultimi 4 inning al sempre temibile line-up olandese. Un line-up che nei primi inning della sfida finale aveva reso molto difficile la vita a Yorman Bazardo, dal quale era stato dominato nell'opening-game. Forse era normale che il pitcher venezuelano non potesse ripetersi a quei livelli. Poco male perché prima di Marquez ci aveva pensato Carlos Pezzullo a tamponare la falla. Eccellenti i rilievi del pompiere neroarancione, chiamato in causa sempre nei momenti più difficili. Come dimenticare la prodezza del doppio gioco confezionato sullo squeeze Paderborn nella gara decisiva per l'accesso alla finale di domenica? Elogi anche per Sandy Patrone e soprattutto Tommy Cherubini, capace di dare ossigeno al monte dei Pirati con oltre 5 riprese di grande tenuta contro i teutonici. Peccato soltanto per il passaggio a vuoto dei ragazzi dell'IBL2 schierati in pedana contro il Draci Brno. Un'esperienza comunque importante per crescere.

Detto del monte, la parola passa comunque a una difesa quasi impeccabile e a un box che, nonostante i molti rimasti in base collezionati nell'arco della settimana, alla luce dei fatti ha saputo colpire nei momenti determinanti. La fatica contro gli stakanovisti Balboa (175 lanci) e Glynne (132) è stata cancellata dal veemente inizio della finale con il Kinheim. Abbattuto subito Leon Boyd, al quale evidentemente Rimini non porta molta fortuna visto il precedente di tre anni fa a Rotterdam, colpito e affondato il rilievo Gulinck. Pur privo per regola di una mazza importante come Ramon Castro, l'attacco neroarancione ha trovato la concretezza di Adolfo Gomez, pedina che tornerà molto utile anche in campionato, battendo comunque di squadra. Perché è la squadra (e non i singoli) che esce trionfante da una settimana che, comunque andrà la finale, resterà scolpita nell'album dei ricordi del baseball riminese.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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