Ottimo inizio dei Dodgers, pessimo per Miami e Guillen

Los Angeles è la franchigia con il miglior inizio di stagione grazie a 6 vittorie ed 1 sconfitta (non accadeva dal 1981). Il manager dei Marlins sospeso per 5 giornate per aver espresso giudizi positivi su Fidel Castro. Cleveland prende Damon

La prima settimana della stagione 2012 della Major League si apre sotto il segno di Los Angeles. Sono proprio i Dodgers, acquistati di recente da una cordata capitanata da Magic Johnson a chiudere con il miglior record. Il 3-1 nella serie esterna da quattro con cui i "Think Blue" hanno aperto la regular season in quel di San Diego ha fatto da apripista allo sweep con cui hanno poi battuto al Dodger Stadium i malcapitati Pirates. La vittoria ottenuta da Chris Capuano in gara-3 contro Pittsburgh segna per i Dodgers un evento importante. La franchigia californiana non otteneva un record di 6-1 ad inizio stagione dal lontano 1981, anno che si concluse con la vittoria delle World Series. Come ha giustamente sottolineato Capuano nelle interviste post-partita è ancora molto, troppo presto per fare paragoni, ma senza dubbio i Dodgers possono essere molto soddisfatti per l'approccio alla nuova stagione.
Tra chi invece ha deluso le aspettative iniziali figurano sicuramente i Miami Marlins, che tra l'altro sono al centro di una feroce polemica a cause delle esternazioni del neo-manager Ozzie Guillen. Il vulcanico ex-White Sox ha infatti rilasciato delle dichiarazioni pro Fidel Castro che non sono andate giù alla vasta comunità cubano-americana presente a Miami. Il putiferio scatenato dalle parole del 48enne Guillen (il quale ha detto di rispettare "Castro visto che è un uomo che è riuscito a stare al timone della propria nazione così a lungo"), ha avuto come effetto immediato la squalifica per 5 turni, inflitta dalla stessa dirigenza della franchigia della Florida. Due funzionari locali hanno chiesto il licenziamento immediato del manager il quale è stato costretto a indire una conferenza stampa nella quale si è affrettato a dire di essere stato frainteso e che mai aveva dichiarato di ammirare né tantomeno amare Fidel Castro. "Quello che intendevo dire" ha rimarcato Guillen "è che non riesco a credere che una persona che abbia fatto così male a tante persone sia ancora viva". "Questo è l'errore più grande che ho fatto finora nella mia vita" ha detto ancora Guillen. "Quando si commette un errore come questo, non riesci a dormire…. Quando sei uno sportivo, non dovresti essere coinvolto con la politica." Bud Seling, commissioner della MLB, ha dichiarato di sostenere la sospensione inflitta dalla franchigia al suo manager ed ha chiamato personalmente Guillen per chiedere più rispetto per la collettività cubano-americana. Guillen nel tentativo di ricomporre la frattura con una delle comunità più importanti di Miami ha detto che donerà la settimana di stipendio della sua sospensione alla "Miami human-rights causes", ma al momento sono ancora in molti a chiedere la testa del manager. A seguito di queste dichiarazioni sono stati ripescate altre dichiarazioni di Guillen a sfondo politico in favore di Chavez ed altre irriguardose verso la comunità gay. In tutto questo i suoi Marlins hanno vinto soltanto 2 delle 7 partite fin qui disputate. Dopo essere stata sconfitta nella gara d'apertura giocato nel nuovo stadio contro i Cardinals, Miami ha perso 2-1 le serie da tre a Cincinnati e Philadelphia. Adesso si attende con ansia l'esordio della prima serie interna contro gli Astros.
Un inizio peggiore, ma solo nei risultati, dei Marlins lo hanno avuto Red Sox e Indians. Per Boston, che si prepara alla prima partita interna nella quale inaugurerà la 101esima stagione al Fenway Park, le trasferte in quel di Detroit e Toronto hanno fruttato una sola vittoria (in terra canadese). Meglio comunque dello scorso anno, quando le prime 6 gare furono altrettante sconfitte, ma per Bobby Valentine il lavoro da fare è ancora molto. Cleveland, invece, che delle 5 partite giocate in casa ne ha perse 2 contro i White Sox (la terza è stata sospesa per pioggia) e due contro Toronto (con i quali hanno vinto l'unica gara della stagione fin qui disputata) è corsa ai ripari ed ha ingaggiato per una stagione Johnny Damon. Il 38enne esterno, che può coprire sia a sinistra che al centro, dovrebbe andare a modificare quell'1 su 11 che conta la statistica dell'attacco di Cleveland per quanto riguarda le battute valide con giocatori in "scoring-position", nell'ultima partita giocata contro Chicago.
Infine una nota di italianità riguardante il nostro Liddi. Ci piace ricordare e sottolineare che lo scorso 9 aprile ha esordito nella stagione 2012 ed è stato schierato contro Texas nel ruolo di "pinch-hitter": il sanremese ha svolto egregiamente il suo dovere battendo valido durante la sua sola apparizione al piatto. Successivamente, ancora ad Arlington è stato utilizzato come terza base, giocando la sua prima partita da titolare, ieri aprile quando con 1 valida (su 4 apparizioni al piatto), ha festeggiato anche il primo punto battuto a casa stagionale.

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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