Buon compleanno, Mister Strike

Giulio Glorioso compie 80 anni. Auguri al campione che ha giocato con Lazio, Nettuno, Parma, Milano e Roma, 68 volte azzurro, 9 volte re degli strike out, 6 volte miglior lanciatore del campionato e due volte miglior battitore

Con 22 anni di carriera alle spalle e 80 anni appena compiuti, Glulio Glorioso non smette mai di stupire. Pochi giorni fa, in una lunga conversazione telefonica, parlava del baseball con tale passione ed entusiasmo che sembrava quasi di vederlo ancora lassù, sul mound, a piazzare col suo braccio poderoso strike su strike, lancio dopo lancio, senza risparmio di energie. Glorioso è il baseball. Cosa dire allo straordinario ed inimitabile campione del nostro amato sport, ad un grandissimo personaggio che ha scritto pagine indelebili della storia del batti e corri tricolore come pochi altri e che ha raggiunto l'importante traguardo delle "ottanta primavere"? Ci vorrebbe una torta a mò di diamante con ottanta candeline, su cui Giulio non esiterebbe a soffiarvi sopra, senza tirarsi indietro. Come faceva quando doveva affrontare l'avversario di turno, seppur ostico, in battuta. O quando, con altrettanta grinta si presentava lui a cercare il colpo vincente nel box.
Auguri di cuore all'indomito Giulio, nato a Udine il 4 gennaio 1931 che dopo essere dedicato da giovane all'atletica leggera (eccelleva nel salto in alto) scopre a Roma il softball praticandolo, quando era sedicenne, nelle fila della Gilda che disputava la seconda divisione. Nel '48 con la squadra dei Ferrovieri, dove scopre compagni come Lachi, Rizzo e Di Mascolo, gioca e batte la All Stars dell'Ambasciata americana per 3-1, suscitando subito l'interesse di Dick Leone, il tecnico della Lazio che lo inserisce nel suo roster, trasformandolo da esterno a lanciatore. Da lì a poco Glorioso diventa una leggenda del baseball. Nel luglio del '51, esattamente l'8 luglio, realizza la prima no-hit (e no-run) della storia del baseball italiano contro il Monza.
Esordisce nella prima Nazionale contro la Spagna, a Roma, il 31 agosto del '52. Invitato per due mesi negli Stati Uniti per lo spring training (primo italiano) dei Cleveland Indians nel 1953, Glorioso rientra in Italia e macina performance risultati incredibili. Il 22 settembre del 1960 a Barcellona, nel corso del campionato europeo, realizza un'altra no-hit contro l'Olanda. Ma non basta, l'Italia viene sconfitta 1-0.
Ha giocato oltre che con la Lazio, anche con Nettuno, Parma, Milano e Roma. E proprio con la squadra capitolina ha terminato la sua lunga e brillante carriera, a 43 anni, nel 1974. Ha indossato 68 volte la maglia azzurra, e ha vinto sette scudetti. Sei volte miglior lanciatore del campionato, nove volte re degli strike out (218 nel '61 con l'Europhon), ma due volte anche miglior battitore della serie A. Qualche numero che rende perfettamente l'idea della grandezza di Glorioso: 235 partite vinte nella massima serie, 2.706 inning lanciati, 2.884 strike out, 1.90 di media pgl vita, ma anche 512 battute valide di cui 75 doppi, 6 tripli e 45 fuoricampo, 384 punti segnati e 285 battuti a casa, 112 basu rubate e .287 di media battuta vita.
Nel 2004 ha ricevuto il premio "Le stelle di Roma" insieme ad altri grandi nomi del mondo dello sport quali Bruno Zauli, Adriano Panatta, Amedeo Amadei, Nando Martellini, Fulvio Bernardini, Giancarlo Fisichella.
Tanti auguri di buon compleanno, caro Giulio. E altri ottanta di questi splendidi anni. Con affetto e stima.

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Nato nel 1964 ad Anzio (Roma) è giornalista pubblicista dal 1987. Grande appassionato di sport USA, e in particolare di baseball e basket, svolge a tempo pieno attività professionale a Milano come Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni con i Media italiani e internazionali presso importanti corporate. Nel corso degli anni, ha collaborato con diverse testate nazionali e locali tra cui Il Giornale, La Stampa, Il Resto del Carlino, Tuttosport, Guerin Sportivo, Il Tirreno, Corriere di Rimini, e con testate specializzate come Play-off, Newsport, Sport Usa, Baseball International e Tuttobaseball. In ambito radio-tv ha lavorato per molti anni come commentatore realizzando anche servizi giornalistici per diversi network ed emittenti quali Radio Italia Solo Musica Italiana, Dimensione Suono Network, RDS Roma, Italia Radio e Radio Luna. Ha inoltre condotto programmi e realizzato speciali legati ad importanti avvenimenti sul territorio per alcune televisioni locali. Nel 1998 ha ideato e realizzato il video "Fantastico Nettuno" dedicato alla conquista dello scudetto tricolore della squadra tirrenica di cui è stato per oltre un decennio anche capo ufficio stampa. Significative sono state anche le esperienze professionali negli USA, grazie agli ottimi rapporti instaurati con gli uffici di Media Relations di diversi club (in particolare dei Boston Red Sox) e con le redazioni dei quotidiani Boston Globe e Boston Herald che gli hanno permesso di approfondire i diversi aspetti legati alla comunicazione sui media del baseball professionistico americano. E' stato il primo Responsabile Editoriale di Baseball.it nel 1998, anno di nascita della testata giornalistica online, incarico che ha dovuto momentaneamente abbandonare per impegni professionali, tornando poi in seguito ad assumere il ruolo di Direttore Responsabile. Nell'ottobre del 1997, ha curato il primo “play-by-play” in diretta su Internet del baseball italiano durante le finali nazionali del massimo campionato. Nell'estate del 1998 ha fatto parte del team dell'Ufficio Stampa del Campionato del Mondo di baseball.

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