Mazzieri: "Il futuro? Dopo 35 anni di baseball magari…"

Intervista esclusiva del manager azzurro a Baseball.it. Grandi elogi al gruppo, in particolare a capitan Chiarini: "Peccato per il ko con l'Olanda. Ora mi riposo, poi parlerò con Fraccari e vedremo… Ma niente Stati Uniti"

Per Marco Mazzieri è appena terminata una stagione che non potrà mai più dimenticare. Un titolo europeo dopo 13 anni per l'Italia e un terzo posto agli Intercontinentali di Taiwan, risultato mai raggiunto in una manifestazione internazionale dalla nostra nazionale. Gli abbiamo parlato lasciando spazio alle sue parole, più che alle domande di BASEBALL.IT, in quanto si capiva chiaramente che aveva voglia di raccontarci, dal suo punto di vista, questi straordinari successi .

"Abbiamo giocato un torneo al di sopra di ogni aspettativa, ma i ragazzi sono stati eccezionali per come si sono preparati nella settimana precedente – ha iniziato a dirci Mazzieri – . Tutti hanno reso al massimo nonostante alcuni arrivassero agli Intercontinentali dopo oltre un mese di sosta e molti di loro fossero giovani e alla prima esperienza in nazionale. Il momento migliore lo abbiamo avuto in finale contro la squadra di casa, sostenuta da oltre settemila tifosi che si facevano sentire in maniera assordante, ma comunque abbiamo giocato tutto il torneo veramente bene.".

Sapendo che per un allenatore è sempre difficile rispondere a questa domanda, vorrei chiederti se c'è qualcuno dei giocatori che più degli altri merita di essere citato?

"Hai ragione è difficilissimo, abbiamo avuto un monte di lancio che ha concesso pochissimo, i rilievi che hanno fatto benissimo, una difesa compatta e un attacco che ha saputo colpire nei momenti giusti sprecando pochissimi turni nel box. Per citare un esordiente e un veterano posso ricordare un paio di ottime prese difensive e battute nei momenti decisivi di Alessandro Vaglio con cui ho lavorato tanti anni nelle giovanili e che sta dimostrando anche ai massimi livelli tutto il suo valore. Jairo Ramos, pur reduce da un infortunio, ha sofferto nella parte iniziale del torneo, ma quando contava non ha fatto mancare il suo tocco da vincente qual è sempre stato e anche in finale ha battuta  a casa 2 dei 4 punti realizzati. Inoltre sono molto contento per Alessandro Maestri che al suo ritorno in Nazionale è stato semplicemente straordinario quando ha dovuto chiudere le partite. Ma se devo fare un nome solo dico Chiarini: capitano, solamente dagli Europei, ha dimostrato di essere la persona giusta per questo compito con azioni e comportamenti che devo assolutamente lodare e approfitto dell'occasione per ringraziarlo pubblicamente e ufficialmente".

Ti chiedo di un altro giocatore in quanto era una novità che certamente incuriosiva, mi riferisco al giovane Bavera che gioca negli Stati Uniti: ti e vi ha dato quello che vi aspettavate?

"È stato utile, ha confermato le doti per le quali lo avevamo individuato, assomiglia molto a Panerati. Per il futuro vedremo se meriterà di stare nella rosa allargata che può aspirare alla nazionale".

E' mancato Beppe Mazzanti? Agli Europei era stato uno dei protagonisti e la sua assenza si era sentita moltissimo ai Mondiali del 2009. Agli Intercontinentali sembra non sia stato così.

"La mancanza di Beppe la rimpiango a prescindere. La sua presenza è fondamentale per dare sicurezza alla squadra e per tenere unito lo spogliatoio. Spero sempre di averlo".

Un'ultima domanda sugli Intercontinentali. Come si spiega la sconfitta per 10-0 con l'Olanda nella giornata di apertura? E questo risultato ha dei meriti sull'ottima continuazione del torneo?

"È stata una sconfitta stranissima. Ci tenevamo molto a vincere e per questo abbiamo iniziato con Cooper sul monte. Purtroppo per il pitcher non era una gran giornata, come ha avuto per esempio con la Corea, i rilievi non lo hanno aiutato e quindi dopo aver preso 8 punti in 2 riprese la gara era ormai andata. Da sottolineare che rispetto all'Europeo, l'Olanda si era rinforzata con giocatori d'Oltreoceano, mentre noi abbiamo aumentato i giovani in campo".

Finiamo sul suo futuro. Dopo aver raggiunto questi risultati potrebbe esserci un salto negli Stati Uniti e potremmo vederla sui campi di baseball americani?

"Sicuramente no. Tre anni fa ho avuto l'opportunità di andare negli Stati Uniti, ma per vari motivi ho rinunciato. Adesso non vedo perché dovrei cambiare idea. Ho avuto una proposta dai Seattle Mariners per fare lo scout (come supervisore per tutta Europa, ndr), ma non mi vedo nel baseball fuori dal campo. Ho dato e ricevuto tanto da questo sport, ma devo dire che a questo livello ti toglie molte energie fisiche e nervose e per questo motivo devo anche ringraziare le persone che mi sono state e mi sono vicine. Adesso voglio riposarmi un po', poi parlerò del futuro con il presidente Fraccari. Dopo 35 anni di baseball non è escluso che decida di fare altro nella vita".

Naturalmente speriamo che l'ultima affermazione sia solo legata alla stanchezza, soprattutto mentale, che il manager dovrà scaricare nei prossimi giorni, perché il baseball italiano ha certamente bisogno di contare ancora su Marco Mazzieri.

Informazioni su Fabrizio Masini 59 Articoli
Fabrizio Masini è nato a Grosseto, ma ha vissuto a Milano per oltre ormai 25 anni. Ha seguito il baseball come hobby per Il Tirreno e Radio Rbc Grosseto (prima radiocronaca nel 1978, per alcuni anni in coppia con il figlio Federico). I primi articoli risalgono al 1971. Ha seguito i 4 Mondiali in Italia, vari Europei (dal vivo gli ultimi due vinti a Parigi e soprattutto a Stoccarda nell'estate 2010), il World Baseball Classic del 2006 in Florida e tutti i campionati per oltre 40 anni. Ha commentato gli avvenimenti più importanti avvenuti in Italia per la Rai, TMC, Radio Rai e due tv private grossetane anche con Everardo Dalla Noce e Giancarlo Mangini. Fabrizio Masini è scomparso prematuramente a Milano il 29 ottobre 2012.

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